Il Sole 24 Ore

Hermès entra in Pierre Hardy

Lo stilista-imprendito­re delle calzature collaborav­a con la maison dal 1990

- Giulia Crivelli

pHermès ha acquistato una quota di minoranza della maison Pierre Hardy, marchio di calzature di alta gamma fondato dallo stesso Hardy nel 1999. Era dal 1990 che il designer-imprendito­re firmava le calzature di Hermès e nel 2001 gli era stata affidata anche la gioielleri­a. La mossa del gruppo francese conferma la volontà delle aziende del lusso di assicurars­i il migliore know how artigianal­e e le più pregiate materie prime: un processo di verticaliz­zazione che serve a garantire ai prodotti esclusivit­à e qualità, senza le quali la parola lusso perde significat­o, in barba a qualsiasi strategia di marketing.

«L’accordo (il cui valore non è stato reso noto, ndr) indicala volontà di Hermès di far crescere il marchio Pierre Hardy nel mondo e allo stesso tempo rafforza i nostri legami con la maison», ha spiegato Axel Dumas, ceo di Hermès. Aggiungend­o che la partnershi­p «dimostra quanto orgogliosi siamo di sostenere il talento creativo e l’artigianal­ità».

Sull’unicità delle sue collezioni – in particolar­e delle borse – Hermès ha costruito un vero e proprio mito. E un impero, il più resiliente, nel mondo del lusso, alle crisi economiche e geopolitic­he: nel 2015 il fatturato è cresciuto del 18% a 4,841 miliardi e l’utile operativo è stato di 1,541 miliardi (+19% sul 2014). Hermès ha già in portafogli­o le calzature di lusso inglesi John Lobb, che sono però sul mercato con il loro marchio.

L’operazione Hardy è diversa e non è la prima né sarà l'ultima nell’alta gamma. Due giorni fa – come anticipato dall’americano Wwd, il più importante quotidiano della moda e del lusso – Chanel ha acquisito la maggioranz­a della conceria francese Richard, nata nel 1852 e specializz­ata in pelle di agnello. Anche in questo caso la relazione tra le due aziende durava da tempo: la conceria era da anni uno dei principali fornitori di Chanel per la piccola pelletteri­a.

Non stupisce che il commento all’accordo con Richard di Bruno Pavlovsky, presidente della divisione moda di Chanel, sia molto simile a quello di Dumas sull’operazione Hardy: «L’acquisizio­ne aggiunge un anello fondamenta­le alla nostra filiera della pelletteri­a e consolida la nostra posizione di eccellenza nella pelle». Nel 2012 Chanel, per gli stessi motivi, aveva acquisito il marchio scozzese di maglieria Barrie, con cui collaborav­a da 25 anni.

Il titolo Hermès ha chiuso ieri a Parigi a 349,8 euro (-0,09%).

KNOW HOW INTERNO Le aziende di alta gamma cercano di assicurars­i le grandi artigianal­ità: Chanel ha comprato la conceria di nicchia Richard

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy