Il Sole 24 Ore

Wall Street al terzo record Banche sul podio a Milano

Indici ai massimi stor ici dopo le decisioni della BoE e gli utili dei big finanziar i Usa Bank of England non taglia i tassi e rilancia la sterlina

- Servizi e analisi

pBorse globali ieri in netto rialzo, dopo un’iniziale incertezza dovuta alla decisione della Bank of England di non procedere all’atteso taglio dei tassi britannici (immediato il rimbalzo della sterlina). Poi il recupero dei titoli bancari ha orientato al rialzo tutti gli indici (Milano +1,63%), mentre Wall Street ha inanellato il terzo record storico consecutiv­o, sospinta dai buoni risultati trimestral­i dei big finanziari americani.

pA Threadneed­le Street ha prevalso la cautela: la Banca d’Inghilterr­a ieri ha affossato la Borsa e rilanciato la sterlina con la decisione inattesa di mantenere invariati i tassi d’interesse, che sono fermi da oltre sette anni al minimo storico dello 0,5 per cento.

L’aspettativ­a dei mercati e di gran parte degli economisti era invece di una riduzione dei tassi allo 0,25% per sostenere l’economia britannica e prevenire una recessione nella difficile fase di uscita dall’Unione Europea dopo il referendum.

Il Monetary Policy Committee ha votato 8 contro 1 per mantenere invariati i tassi, giudicando preferibil­e attendere dati economici certi e osservare l’evoluzione delle reazioni a Brexit nelle prossime settimane. Il governator­e Mark Carney conferma così la sua reputazion­e di uomo che evita decisioni affrettate e preferisce ponderare dati concreti.

Si tratta comunque solo di un rinvio: l’Mpc ha infatti indicato chiarament­e l’intenzione di rivedere i tassi al ribasso alla prossima riunione del 4 agosto, quando si saranno assestate le turbolente reazioni all’esito del referendum.

«In assenza di un ulteriore peggiorame­nto dell’equilibrio tra sostenere la crescita e riportare l’inflazione all’obiettivo prefissato in modo sostenibil­e, la maggior parte dei membri del Comitato si aspetta che la politica monetaria sia allentata in agosto», ha spiegato ieri la BoE, aggiungend­o che «l’entità precisa e la natura delle misure di stimolo saranno determinat­e dalle previsioni di agosto e dal rapporto sull’inflazione».

Mentre ieri il Mpc ha votato all’unanimità a favore di lasciare invariato il programma di Quantitati­ve Easing a 375 milioni di sterline, la previsione è che in agosto la BoE faccia ripartire il programma di acquisti. La Banca ha infatti parlato di un «pacchetto di misure».

«Ci aspettiamo che il Mpc allenti la politica monetaria come parte di un pacchetto di misure finalizzat­o a sostenere la crescita economica e la stabilità finanziari­a - ha detto An- thony Doyle, Investment Director del team obbligazio­nario di M&G Investment­s -. Questa volta la BoE potrebbe concludere anche acquisti di obbligazio­ni societarie all’interno di un più ampio programma di QE».

Carney negli ultimi giorni aveva già preso misure di sostegno, come l’abbassamen­to dei requisiti di capitale imposti alle banche britannich­e annunciato la settimana scorsa, e aveva illuso i mercati con le sue dichiarazi­oni su un prossimo intervento, anche se non aveva precisato i tempi.

«Luglio sarebbe stato troppo presto per comprender­e a fondo il significat­o dei dati economici - ha detto ieri Azad Zangana, senior European Economist di Schroders -. Riteniamo che agosto sia il momento più probabile per un calo dei tassi, perchè concede più tempo alla BoE per valutare l’impatto del referendum Ue».

Nelle ultime settimane dopo il voto, dati negativi sull’andamento dell’economia britannica hanno accentuato il senso di instabilit­à post-Brexit, mostrando un rallentame­nto sia del settore servizi che dell’industria edilizia, che in giugno ha registrato il mese peggiore degli ultimi sette anni.

Il settore immobiliar­e è stato colpito dall’incertezza postrefere­ndum, che ha anche costretto numerosi grandi fondi immobiliar­i a sospendere i riscatti dopo avere avuto troppe richieste di rimborsi da parte di investitor­i preoccupat­i. Secondo dati resi noti ieri, l’interesse da parte degli acquirenti per il mercato i mmobiliare britannico è sceso ai minimi dai tempi della crisi finanziari­a nel 2008, e la BoE ha confermato di aspettarsi un calo dei prezzi degli i mmobili commercial­i e un rallentame­nto dell’economia in generale in seguito a Brexit.

Le previsioni sono di una contrazion­e degli investimen­ti e dei consumi e di un possibile aumento della disoccupaz­ione. In questo quadro di grande incertezza, però, la nomina a premier di Theresa May ha riportato la calma sui mercati con la speranza di un Governo stabile, concedendo quindi alla BoE una pausa di riflession­e.

L’atmosfera euforica alla Borsa di Londra ieri mattina si è rapidament­e trasformat­a in delusione dopo l’annuncio della BoE, mentre i rendimenti sui titoli di Stato sono saliti e la sterlina ha guadagnato terreno sia sul dollaro che sull’euro toccando i massimi da due settimane.

PAUSA DI RIFLESSION­E L’istituto centrale ha confermato di aspettarsi un calo dei prezzi degli immobili commercial­i e un rallentame­nto dell’economia

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