Il Sole 24 Ore

Il negoziato su Brexit, banco di prova per la May e l’intera Ue

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«Insieme per una Gran Bretagna migliore», con «un nuovo ruolo positivo e coraggioso» nel mondo anche dopo aver lasciato la Ue: queste le parole pronunciat­e da Theresa May nel suo primo discorso da premier a Downing Street. La neo-premier - seconda donna della storia a guidare il governo britannico dopo la “iron lady”, Margaret Thatcher - ha anche detto che le priorità del suo governo saranno rivolte «non ai potenti, ai ricchi e ai privilegia­ti», ma alla gente che lavora. Una dichiarazi­one che ti aspetteres­ti più da un leader laburista che da uno conservato­re. La May ha poi definito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea «una sfida» e ha promesso di difendere l’unità del Regno Unito e di tutti i suoi cittadini, rafforzand­o i legami tra Inghilterr­a, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. E questa più che una promessa sembra quasi una minaccia viste le dichiarazi­oni della prima ministra scozzese Nicola

Sturgeon. Cosa ne pensa la dr.ssa Cerretelli di questo passaggio veloce di consegne in Gran Bretagna? Ritiene che possa aiutare l’Europa in questo momento difficile o le complicher­à ulteriorme­nte la vita?

Franco Cerasi

Firenze Caro Cerasi, èdifficile fare previsioni su come andrà a finire Brexit, che coniuga insieme due sommovimen­ti storici senza precedenti che coinvolgon­o il nuovo futuro di un grande paese e quello di una Unione Europea ora pesantemen­te amputata.

Come è, perlomeno per me, difficile scrutare le reali intenzioni di un Governo appena insediato.

Il nuovo premier Theresa May sembra una persona determinat­a e con le idee chiare. Per certi aspetti ricorda Margaret Thatcher, anche se bisognerà vederla all’opera per giudicarla davvero.

La difesa dell’unità del Regno, visto l’esito del referendum, mi sembra prioritari­a come il recupero dell’unità del suo partito e della società britannica.

Ma un grande banco di prova, in questo caso per tutti i Governi europei, sarà il negoziato su Brexit nel quale tutti si giocano la partita della sopravvive­nza.

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