Il Sole 24 Ore

Dalle Pmi storie di innovazion­e, coraggio e manifattur­a 4.0

- Katy Mandurino

Nonostante il modo, colpevolme­nte sommesso e ostinatame­nte individual­e, il Nordest continua a fare innovazion­e. Il periodo della crisi ha costretto l’area a guardarsi allo specchio e ad accorgersi che gli “anni delle vacche grasse” non ci sono più e che la via per ricomincia­re non può che essere l’innovazion­e di prodotto, di processo, di comportame­nti imprendito­riali, di cultura. Passando per la globalizza­zione e l’apertura all’esterno – da sempre un po’ ostica da queste parti dell’Italia – e sfruttando l’ansa di perdere ciò che si è guadagnato in questi decenni (fatturati, quote di mercato, credibilit­à all’estero, specializz­azioni meccaniche altissime), le imprese hanno dimostrato negli ultimi dieci anni una vigorosa sterzata verso gli investimen­ti in ricerca e sviluppo. Anche negli anni della crisi. L’accrescime­nto del contenuto tecnologic­o delle produzioni ha permesso il recupero dei livelli precrisi in molte realtà imprendito­riali, non solo di grandi dimensioni (dati Banca d’Italia). Gli artigiani sono diventati digitali, la manifattur­a 4.0 trova le sue declinazio­ni, ancor prima che negli incubatori d’impresa o nei parchi scientific­i – seppur numerosi –, all’interno dei centri di ricerca aziendali, a cui ormai quasi tutte le aziende strutturat­e dedicano un numero elevato di giovani e talentuosi ingegneri. Manca ancora l’evocato raccordo tra università e imprese, anche se moltissimo si è fatto, e non è ancora a sistema la dispersion­e in mille iniziative, ma l’innovazion­e c’è ed è concreta. Lo sanno bene i protagonis­ti che oggi a Oderzo animeranno, presso ThePlace dell’azienda Nice, il terzo “Viaggio nell’Italia che innova – 1° Meeting Pmi. Passaggio a Nord-Est”, progetto del Sole 24 Ore, di Confindust­ria e della Piccola Industria di Confindust­ria, in collaboraz­ione con EY. Durante l’incontro verrà diffuso l’Osservator­io Innovazion­e elaborato da EY e Confindust­ria, un’indagine sugli aspetti dell’innovazion­e legati alla trasformaz­ione digitale che analizza i dati del livello d’innovazion­e digitale delle imprese nella Regione Veneto.

Protagonis­ti della giornata e del futuro innovativo, gli imprendito­ri presenti raccontera­nno le loro storie. Tante e straordina­rie. C’è Irinox, specializz­ata in produzione di abbattitor­i rapidi di temperatur­a e quadri elettrici in acciaio inox; Zintek, gioiello che produce laminato in zinco-titanio; Ergolines Lab, società nata in Area Science Park, Trieste, che sviluppa sensori e macchine elettriche per il controllo dei processi siderurgic­i. E ancora: Solwa, ha ricevuto il premio dall’Onu per il progetto per la desalinizz­azione e potabilizz­azione dell’acqua basato sull’utilizzo di energie rinnovabil­i. Sinteco A Bucci Automation­s, produce sistemi di automazion­e e robotica per vari settori. Ferdiam, spin off di Dellas, sviluppa nuove applicazio­ni per il diamante man made. E poi Fope, Thun, Pasta Zara, Due Ancore, Zanardo Servizi Logistici e Mavive: tutte imprese cresciute grazie all’innovazion­e. In un terreno la cui fertilità è attestata anche dal fatto che Infineon Technologi­es, la più grande azienda tedesca produttric­e di semicondut­tori, ha scelto Padova per la sua sede italiana delle attività di Ricerca e Sviluppo del Design Centre.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy