I cinesi di Wanda verso Paramount
Trattative con Viacom per il 49%
Fra la conglomerata cinese “pigliatutto” Wanda e Paramount Pictures – centenaria casa di produzione e distribuzione che da Ben Hur, a Viale del Tramonto, a Titanic, al Padrino, alla serie di Indiana Jones di medaglie al petto nella storia del cinema ne ha tante – c’è l’ostacolo non trascurabile della battaglia che si sta consumando in Viacom, media company americana da 13 miliardi di dollari di giro d’affari nel 2015.
Il 93enne miliardario americano Sumner Redstone, che con la sua National Amusements controlla l’80% di Viacom, considera Paramount come il gioiello della sua vita imprenditoriale. E va detto che lo scontro per la casa di produzione cinematografica è solo un tassello di un puzzle molto complicato di scontri interni a Viacom.
Intanto però, come riportato ieri dal Wall Street Journal, la cinese Dalian Wanda Group sarebbe ora in trattativa con Viacom per rilevare il 49% di Paramount. Secondo il quotidiano Usa la società americana punterebbe a una valutazione di Paramount fra gli 8 e i 10 miliardi di dollari. Dall’altra parte, con questa operazione la conglomerata cinese potrebbe aumentare la propria presa sul settore cinematografico facendo così ulteriori conquiste a ovest. I cinesi di Wanda già controllano infatti la catena Usa di cinema e teatri Amc, acquistata nel 2012 per 2,6 miliardi di dollari. Qualche giorno fa la stessa Amc ha annunciato l’intenzione di acquistare il gruppo londinese di cinema Odeon Uci per circa 1,2 miliardi di dollari, affare condizionato all’ok delle autorità europee. A oggi Odeon Uci vanta 242 cinema per 2.236 schermi ed è controllato dal fondo di private equity Terra Firma.
Il cinema è però solo uno dei business della società cinese che è una conglomerata attiva nei settori del real estate, con i tanti Wanda Plaza presenti in Cina e che ha diversificato a livello globale i propri investimenti nel mondo della sale cinematografiche, dei parchi divertimenti, del turismo, del basket e del calcio. Di recente Wanda ha chiuso un accordo per promuovere fino al 2033 tutti gli eventi della Fiba, la Federazione internazionale della pallacanestro. Per quanto riguarda il calcio l’anno scorso ha anche acquisito Infront, società svizzera advisor della Lega Serie A per la vendita dei diritti tv del campionato di calcio e attiva nello stesso settore di Mp&Silva, società che vende i diritti del calcio italiano all’estero e che è passata in altre mani cinesi.
L’arrivo di nuova liquidità e l’entrata nel capitale di un partner strategico in Asia sono le motivazioni che spingono per una vendita che il ceo Viacom, Philippe Dauman, aveva ufficialmente messo in conto lo scorso febbraio. È una quota di minoranza ma Redstone si è opposto con un cambio delle regole per far sì che un’eventuale vendita richieda il via libera unanime del consiglio di amministrazione. La battaglia è solo all’inizio.