POSTA DEL RISPARMIATORE
I prodotti che illudono i clienti
Mi riferisco a un vostro articolo del 5 marzo scorso in cui si parlava di una polizza unit linked che investe in Etf e prevede una protezione del capitale. Non so se si tratta di una soluzione analoga a quella da me sottoscritta nel 2012 denominata Fideuram vita Insieme sulla quale ho versato tutti i miei risparmi. Essa prevedeva inizialmente l’accredito di una ipotetica plusvalenza del 6% annuo del versato: il cosiddetto “decumulo”. Poiché questa situazione non si è quasi mai verificata ho rinunciato a questa opzione in considerazione anche delle recenti turbolenze dei mercati le quali hanno prodotto un perdita di circa il 10%. Aggiungo però che nel mese di luglio 2015 su proposta di Fideuram ho aderito a una protezione del capitale versato in misura dell’80% con una formula per me difficile da capire. Volevo il vostro parere.
Alberto Cascianini
( via e- mail)
risponde Federica Pezzatti f. pezzatti@ ilsole24ore. com
Abbiamo pubblicato questa sua lettera in quanto in questo periodo stanno prendendo piede soluzioni di decumulo, apprezzate in tempi di cedole sempre più magre da parte dei titoli di Stato. Fideuram Vita Insieme, a differenza del prodotto di Reale di cui lei parla(che investe solo in Etf) è un contratto di assicurazione sulla vita di ramo III di tipo unit linked multilinea e multifondo. Generalmente, se non ci sono motivi particolari come l a pianficazione successoria (le polizze sono esenti da tasse di successione e consentono di uscire dall’asse ereditario), si sconsiglia l’investimento in prodotti assicurativi in quanto risultano più cari e meno efficienti.
Nel caso specifico lei lamenta la scarsa remunerazione ottenuta. Tuttavia entrando nel merito pare esserci anche altro una scarsa comprensione del prodotto che evidentemente non le è stato spiegato con precisione dal suo consulente. Un primo fraintendimento esiste sul concetto di “decumulo finanziario”. Ed è lo stesso equivoco che spesso si ingenera sui fondi a cedola. Da Banca Fideuram, che abbiamo contattato per avere un aggiornamento, ci fanno sapere che lei ha inizialmente attivato l’opzione di decumulo finanziario: ossia un piano della durata di 10 anni che prevede l’erogazione di una prestazione ricorrente di importo predefinito attraverso il disinvestimento delle quote associate al contratto (per un importo pari annuo pari da lei selezionato pari al 5% del premio versato con frequenza semestrale). Questo, e forse non le è stato spiegato con sufficiente chiarezza, indipendentemente dall’andamento della unit. Il decumulo infatti consiste nel disinvestimento di quote del contratto sulla base della percentuale del premio scelta e non costituisce impegno e liquidazione di plusvalenze generate dall’investimento,
Circa un anno fa poi ha seguito il suggerimento trasferendosi in una linea con protezione del capitale che permette di tutelare in ogni momento il portafoglio fondi proteggendo l’80% del valore massimo raggiunto dall’investimento (quindi si tratta di una protezione individuale). La protezione è attuata con una strategia, applicata sulla singola posizione del cliente, che bilancia giornalmente il portafoglio tra la componente di performance, rappresentata dal portafoglio fondi del cliente, e la componente di protezione, composta da un portafoglio di fondi monetari. La strategia di protezione è rafforzata da specifici contratti finanziari separati, stipulati da Fideuram Vita con delle controparti (Credit Suisse International e Citigroup Global Markets Limited) che consentono alla compagnia di integrare la strategia, qualora quest’ultima non avesse protetto l’80% del valore massimo raggiunto dall’investimento. Lei ha virato verso la linea protetta “My Blue Protection 80” a luglio 2015, scelta che, ci dicono dalla società, «le ha permesso di ridurre la perdita che avrebbe subìto il portafoglio in questa fase di turbolenze di mercato, in quanto ha progressivamente ridotto l’esposizione al mercato incrementando l’allocazione sui fondi monetari». Questo è quanto posso dirle sul meccanismo di protezione. Da Fideruam fanno anche sapere che il rendimento complessivo annuo dell’investimento dalla partenza al 28 giugno 2016 risulta pari a 0,71%, valore che sconta l’andamento negativo dei mercati dell’ultimo anno. Dai loro calcoli risulta che il controvalore dell’investimento è attualmente superiore ai versamenti netti realizzati, includendo gli importi decumulati tra il 2012 e il 2015.