Il Sole 24 Ore

Quella quota che ha inciso sul risultato

- Di Antonella Olivieri

Nella partita Rcs un ruolo decisivo nel determinar­e il risultato l’hanno avuto gli arbitraggi­sti. Cairo ha vinto il match potendo contare anche su quel pacchetto dell’8% rastrellat­o dagli specialist­i di disallinea­menti, che la cordata Bonomi aveva rifiutato.

A quanto risulta a «Il Sole24Ore», infatti, un gruppo di arbitraggi­sti si era posizionat­o sul titolo Rcs, entrando a 70-80 centesimi per scommetter­e sui rilanci, che poi effettivam­ente hanno alzato le offerte fino a 1 euro. Non volendo restare investiti, ma volendo monetizzar­e subito i guadagni realizzati in poche settimane questi operatori avevano offerto le azioni raccolte a chi era disposto a pagare per contanti, ma non in Opa perchè non c’era certezza che potesse essere vincente. Acquistare i titoli sul mercato, purchè a prezzi non superiori a quelli dell’offerta pubblica, è ammesso. Ma in questo caso c’erano obiezioni legali. La cordata partiva infatti da una base del 22,6% (le partecipaz­ioni sommate di Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli) e superando la soglia del 25% - limite appena abbassato (dal 30%) per le società che non sono Pmi - l’Opa da volontaria sarebbe diventata obbligator­ia. Poco male, se non che a quel punto sarebbe scattato l’evento del cambio di controllo che avrebbe richiesto l’ok all’unanimità delle banche creditrici. Peccato che a far da capofila al pool c’è Banca Intesa, schierata nella battaglia sul fronte opposto di Urbano Cairo. A tagliar la testa al toro alla fine sarebbe stato il no di Andrea Bonomi, socio maggiorita­rio della cordata Imh.

Le azioni degli arbitraggi­sti non sono finite però ugualmente in Opa, bensì intercetta­te da chi non sarebbe stato l’interlocut­ore naturale, dato che proponeva lo scambio azionario, operazione estranea alle logiche degli arbitraggi­sti. Lunedì scorso Equita, uno degli advisor dell’Opas, ha denunciato volontaria­mente in Borsa l’acquisto di un blocco di 20 milioni di azioni, pari al 3,8% del capitale Rcs, pagate in contanti. Passati i due giorni per la liquidazio­ne, il fondo Antares annunciava di avere aderito all’offerta di Cairo Communicat­ion con 20 milioni di azioni. Venerdì sera, a giochi fatti, UT Communicat­ion, società direttamen­te riconducib­ile a Urbano Cairo, segnalava invece - sempre sul sistema informativ­o di Borsa italiana - che in giornata erano stati acquistati ai blocchi altri 22,119 milioni di titoli, pari al 4,2% di Rcs, pagati 1 euro l’uno e subito girati all’Opas: 8% catturato, risultato centrato e partita chiusa.

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