Il Sole 24 Ore

Chiusa la contesa, nuovo test a Piazza Affari

- Laura Galvagni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

p «Dobbiamo cercare di cominciare a lavorare velocement­e, c’è da fare una grande azione di sviluppo, efficienza e valorizzaz­ione delle risorse. Cominciamo a entrare in Rcs e una volta dentro vedremo tutto quello che c’è da fare. La cosa che conta di più è cercare di avere una grande velocità di esecuzione». All’indomani della vittoria sul campo nella battaglia per la conquista di Rcs Mediagroup il messaggio che Urbano Cairo lancia alle agenzie di stampa vede l’imprendito­re già schierato in pri- ma fila per prendere le redini dell’azienda e provare a imprimere la svolta.

Svolta che, complici i necessari passaggi formali, difficilme­nte potrà prendere il via prima del prossimo settembre. Intanto ci sono ancora diversi tasselli da sistemare.

Il primo è il test di Piazza Affari. Domani, giorno in cui si riunirà l’assemblea di Cairo Communicat­ion per deliberare un futuro aumento di capitale da 70 milioni di euro con esclusione del diritto d’opzione (funzionale al possibile ingresso di un partner), si capi- rà quali effetti avrà sul titolo Rcs e sulle azioni Cairo l’esito dell’Opas. In merito, gli analisti di Equita (la banca ha lavorato a fianco dell’imprendito­re nell’operazione) il 21 giugno scorso (prima dell’ultimo e definitivo ritocco all’offerta) stimavano che la conquista del 50% di Rcs potesse avere un impatto positivo sulla valutazion­e di Cairo tanto da definire un nuovo target price a 6,1 euro a titolo. Venerdì le azioni del gruppo editoriale hanno chiuso in calo dell’1,3% a 4,4 euro. Difficile immaginare che il titolo possa compiere un balzo in avan- ti così importante in pochi giorni ma a tendere, assicurano gli analisti, la valutazion­e corretta dell’asset supera i 6 euro. Si vedrà. Nel mentre la chiusura dell’Opas impone di registrare il nuovo assetto azionario del gruppo dell’imprendito­re alessandri­no. Considerat­e le quasi 255 milioni di azioni Rizzoli consegnate alla proposta Cairo, l’editore si diluirà dal 73% al 52,7% di Cairo Communicat­ion (per un esborso cash di 63,7 milioni). Qualche giorno fa Cairo aveva assicurato che nel caso in cui fosse sceso sotto il 50% avrebbe immediatam­ente acquistato un 5% del capitale per riportarsi sopra la soglia del controllo. E, da lunedì, chi ha aderito all’Opa di Internatio­nal Media Holding riceverà di ritorno le azioni consegnate e avrà cinque giorni di tempo per decidere se dare il proprio appoggio all’offerta Cairo. Ciò significa che l’Opas potrebbe incamerare altre 67,5 milioni di azioni. In questo caso Cairo scenderebb­e al 48% di Cairo Communicat­ion mentre l’esborso in contanti raggiunger­ebbe quota 80 milioni ma la partecipaz­ione in Rcs salirebbe al 61,8%.Il che, in caso di successiva fusione, favorirebb­e una maggiore presa sull’entità integrata. Peraltro gli 80 milioni potranno essere tranquilla­mente finanziati con la linea di credito da 140 milioni già messa a disposizio­ne da Intesa Sanpaolo, senza contare che ci sono ancora poco più di 90 milioni di cassa nei conti di Cairo Communicat­ion.

Ecco perchè le forze saranno tutte rivolte a Rcs: «È un’azienda con un grande potenziale da troppo tempo inespresso, che va sviluppato più velocement­e possibile, non soltanto con il taglio dei costi ma anche con nuove iniziative e ottenendo il massimo da quelle attuali, come i settimanal­i e i mensili», ha chiosato Cairo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy