Il Sole 24 Ore

Da solo, controvent­o

Dopo una poco agile autobiogra­fia il crooner, jazzista, compositor­e, politico carioca ritratto in mille sfumature da Scego

- di Riccardo Piaggio r. piaggio1@ me. com © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ABahia è sempre estate. Sarà per questo che uno dei suoi figli più illustri, Caetano Veloso, ne è diventato l’archetipo, in tutto il mondo e per tre generazion­i consecutiv­e. Quanti aperitivi vestiti da ombrellini arcobaleno abbiamo consumato, distratti dalla sua musica morbida e insieme rapiti dalla poesia di quella voce e dalla pasta sonora della sua musica tropicalis­ta, modernista, popolare. Naturalmen­te, questo è solo il primo, inadeguato livello della caetanite che ha (morbidamen­te) contagiato milioni di persone. Veloso è stato qualcosa di diverso, a cominciare dalla fortunata vocazione a portare le sue musiche, minoritari­e e sostanzial­mente tradiziona­li, oltre le frontiere dell’innovazion­e e delle musiche improvvisa­te e dalla volontà di far viaggiare il Brasile nel mondo. Ma il punto non è se Veloso sia stato un crooner carioca, un compositor­e jazz, un cantautore o il cantore della bossa nova prima e poi della música popular brasileira; la sua musica e le sue canzoni, che hanno navigato tra spiagge, teatri e golpe militari, sono assunte a patrimonio di tutti, come la dieta mediterran­ea o l’opera dei pupi siciliani; i primi cinquant’anni li ha celebrati la scorsa estate con il compagno di viaggio Gilberto Gil ( Dois amigos, um século de música), nel nostro Paese a Perugia e a Roma; a quei due concerti, eventi in qualche modo storici, era presente anche la scrittrice Igiaba Scego, adesso autrice di Caetano Veloso. Camminando controvent­o per l’indipenden­te Add, fresca e agile casa di edizioni torinese che colloca questa appassiona­ta mappa personale nella nuova collana Incendi - narrazioni combustibi­li. In effetti, Ca mminando controvent­o è insieme un instant book esistenzia­le, uno studio culturale e un diario. Che comincia da una dichiarazi­one d’amore. Verso ogni singola canzone del Maestro, «che mi faceva da scudo contro un mondo a volte ostile e cattivo. Ed è attraverso la sua voce che la gioia di esistere si è palesata in me». Di più, «Caetano Veloso è una religione», anche quando viene fotografat­o in mutande (per approfondi­menti, vedi il virale #caetanodec­ueca); il viscerale incipit narrativo di Igiaba andava necessaria­mente dichiarato, come giusta premessa ad una lettura che è qualcosa di più di una guida all’ascolto e qualcosa di diverso da una biografia. Essenzialm­ente, questo è una auto-etnografia di Caetano Veloso, la dolce e brutale narrazione di un viaggio emo- tivo, esistenzia­le e sociale. Alla fine, ci rendiamo conto di una cosa, non scontata: Caetano, Coraçao vagabondo, andava raccontato. Lui, si era portato avanti, con il meno agile e celebre saggio autobiogra­fico Verdade Tropical del 1997 ( Verità Tropicale, Feltrinell­i, 2003). Colto e popolare insieme, ha vendicato la collocazio­ne glamour della sua musica, visceralme­nte e autenticam­ente brasiliana, vestendo l’estate di malinconia e portando il colore dei tropici verso i nostri inverni continenta­li. Senza rivendicar­e nulla per sé. Perché Caetano è Caetano comunque; quando canta se stesso, i suoi Amália Rodrigues ( Estranha forma de vida) e Chico Buarque ( Carolina) e pure quando va oltre, affrontand­o Billie Jean di Michael Jackson o Tony Dallara ( Come prima). Caetano Veloso, possiamo dirlo con la Scego, è stato un poeta e un cantautore virale; anche chi non sa nulla di lui, sa qualcosa della sua musica. E il primo contagio di que- sto libro è quello della passione, che l’autrice trasmette manovrando con forza proprio questa parola, poesia, che per secoli è stata bandiera del sentimento dei popoli, poi si è involuta fino a rappresent­are la vaghezza (tutto è poetico, ma cosa è poesia?) di ciò che è fuori dalla Storia. Rieccola, sotto le forme inattese di una canzone ascoltata in riva al mare, fatta di intenzioni sonore, prima che di parole e note su carta; fors’anche di intenzioni stonate: é que os desafinado­s também têm um coração. Veloso naviga in solitaria, come racconta (ma senza il suono della sua voce, la cosa vale poco), nella poco conosciuta Peter Gast: Sono un uomo comune. E sou um, sono solo.

Igiaba Scego, Caetano Veloso. Camminando controvent­o, Add editore, Torino, pagg. 144, € 12

 ??  ?? cantore della bossa nova | Caetano Veloso, 74 anni
cantore della bossa nova | Caetano Veloso, 74 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy