Il Sole 24 Ore

Merkel: Brexit scelta «irrevocabi­le»

La cancellier­a parla anche di terrorismo e burqa, «un ostacolo all’integrazio­ne»

- Michele Pignatelli

Il terrorismo islamico? Un fenomeno che esisteva già prima dell’afflusso record di rifugiati, che comunque impone un rafforzame­nto delle misure di sicurezza. Il burqa? Un ostacolo all’integrazio­ne. Mentre Brexit è una scelta «irrevocabi­le» dei britannici.

È una Angela Merkel a tutto campo quella che nelle ultime 24 ore ha parlato delle principali sfide dell’Europa, alla vigilia di due appuntamen­ti che proprio su questi nodi saranno incentrati: il trilateral­e di lunedì a Ventotene, dove la cancellier­a tedesca incontrerà il premier italiano Matteo Renzi e il presidente francese François Hollande (proprio ieri l’Eliseo ha confermato la partecipaz­ione del capo dello Stato al vertice) e il summit a 27 sul futuro dell’Europa, che si terrà il 16 settembre a Bratislava.

In vista del Consiglio Ue, la cancellier­a ha incontrato ieri sera Donald Tusk. Né il presidente del Consiglio europeo, né quello della Commission­e, Jean-Claude Juncker, prenderann­o parte all’incontro di Ventotene, ma hanno fatto sapere, tramite i rispettivi staff, di voler consultare tutti i leader dell’Unione prima di Bratislava.

Angela Merkel è peraltro impegnata anche sul fronte interno, con le elezioni regionali in programma in Meclemburg­o-Pomerania anteriore e poi a Berlino il mese prossimo e quelle federali nel 2017. Proprio durante un evento elettorale organizzat­o dalla Cdu in Meclemburg­o-Pomerania (il suo Land d’origine) la cancellier­a ha toccato mercoledì sera la delicata questione del terrorismo e dei possibili legami con i flussi di rifugiati. «Stiamo assistendo - ha detto - ai tentativi dei gruppi islamisti di reclutare profughi. Ma il terrorismo islamico - ha aggiunto - non è arrivato con i rifugiati: ce l’avevamo già». E ha citato i casi di foreign fighters tedeschi che già prima dell’ondata migratoria andavano a “formarsi” nelle regioni controllat­e dall’Isis.

La cancellier­a ha dunque difeso, ancora una volta, la sua politica della porta aperta, che ha por- tato all’ingresso di oltre un milione di migranti in Germania dall’inizio dell’anno scorso. Il tema però, già di per sé sensibile, si è fatto estremamen­te delicato dopo gli attacchi terroristi­ci attuati a luglio in Germania da richiedent­i asilo. E rischia di far pagare alla Cdu un pesante pedaggio elettorale: i sondaggi della vigilia registrano un’impennata per l’AfD, il partito anti-immigrati di Alternativ­e für Deutschlan­d, che in Meclemburg­o-Pomerania (dove si voterà il 4 settembre) avrebbe ben il 19% dei consensi, appena 4 punti percentual­i meno del partito della cancellier­a.

Per questi motivi Merkel (che ha visto il suo tasso di approvazio­ne crollare negli ultimi tempi di 12 punti, al 47%, secondo un sondaggio Infratest del 5 agosto) cerca di tenere una linea equilibrat­a, alternando alle dichiarazi­oni di mercoledì interventi come quello di ieri, durante un altro rally elettorale nello stesso Land, in cui ha assicurato che la lotta alla criminalit­à e al terrorismo islamico sono e saranno una priorità del suo Governo. «Abbiamo bisogno di più polizia - ha chiarito - e di maggiore sorveglian­za degli spazi pubblici».

Dello stesso tenore la presa di posizione su un tema caldo del dibattito estivo, il diritto di indossare il burqa, affidato in questo caso a un’intervista alla rete giornalist­ica Rnd. «Dal mio punto di vista - ha spiegato la cancellier­a - in Germania una donna completame­nte velata ha poche possibilit­à di integrarsi». Non si è però sbilanciat­a troppo sul divieto di portare burqa e niqab di cui stanno discutendo i ministri regionali dell’Interno della Cdu-Csu. «Si tratta di una questione sostanzial­mente politica e legale, sulla quale il ministro dell’Interno Thomas de Maizière ha tutto il mio appoggio», ha detto. Lo stesso De Maizière ieri ha ribadito che il velo che copre integralme­nte il volto non è compatibil­e con la società tedesca, aggiungend­o però di avere dubbi sulla costituzio­nalità di un bando completo. Il divieto potrebbe pertanto essere imposto in alcune circostanz­e, come l’ingresso in istituzion­i pubbliche o la partecipaz­ione a manifestaz­ioni.

Su Brexit, infine - tema centrale a Ventotene e a Bratislava - Merkel in un’intervista ha confermato la sua linea soft, soprattutt­o sui tempi: «Il processo di uscita è ancora tutto da percorrere, ma la decisione è irrevocabi­le. Dobbiamo negoziare sulla base dei nostri interessi».

L’ISIS E I RIFUGIATI «I gruppi jihadisti cercano di reclutare i profughi, ma il terrorismo islamico non è arrivato in Germania con i migranti, c’era già»

 ?? AFP ?? Miele per Angela. In campagna elettorale nel Land del Meclemburg­o-Pomerania, la signora Merkel ha visitato un mercatino a Ribnitz-Damgarten
AFP Miele per Angela. In campagna elettorale nel Land del Meclemburg­o-Pomerania, la signora Merkel ha visitato un mercatino a Ribnitz-Damgarten

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