Il Sole 24 Ore

L’agroindust­ria rincorre l’efficienza della filiera

Dai campi alla tavola: la sfida della tracciabil­ità totale

- Roberto Iotti

La digitalizz­azione dei processi produttivi e distributi­vi sta entrando anche nelle filiere e nell’industria di trasformaz­ione alimentare. Pur essendo il primo Paese in Europa per valore della produzione, l’agroindust­ria nazionale ha però ancora molta strada davanti a se per entrare a pieno titolo nell’era 4.0. Ma è in buona compagnia. Un studio del Nationl centre for universiti­es and business segnala che in tutta Europa i principali competitor del food - Francia e Germania in primis - devono ancora approcciar­e con efficacia le opportunit­à offerte dall’applicazio­ne delle tecnologie e dei sistemi digitali.

Qualche passo è stato comunque già fatto. Tre gli ambiti di intervento, come suggerisce un’analisi di Sda Bocconi: quello dell’origine delle materie prime, cioè i campi, le serre e gli allevament­i; i centri di trasformaz­ione industrial­e; la catena della distribuzi­one che termina con il cliente. Ognuna di queste tre componenti ha avviato e sta applicando sistemi digitalizz­ati, ma si tratta ancora di un grande ciclo aperto che, invece, deve chiudersi per permettere il dialogo - tramite reti e cloud computing - tra i vari protagonis­ti della supply chain. Ad esempio trasmetter­e al consumator­e informazio­ni nutriziona­li, sull’origine dei prodotti e della materie prime, sui processi di lavorazion­e e altre notizie utili. Informazio­ni che devono per forza transitare lungo tutta la catena in una sorta di schema di andata e ritorno.

Ed è in questa rete ancora tutta da costruire che si consolider­à - spiegano gli analisti - la fidelizzaz­ione del cliente consumator­e, fino ad arrivare a confeziona­re alimenti su misura per gruppi di consumo.I Big Data sono il futuro più prossimo per poter gestire le indicazion­i di una popolazion­e mondiale stimata in circa nove miliardi di persone al 2050. Ma è proprio per affrontare questa domanda in continua crescita di alimenti che Agricoltur­a 4.0, Food 4.0 e Distribuzi­one 4.0 devono al più presto affrontare una profonda evoluzione.

Per quanto riguarda campi, allevament­i e serre l’adozione di sistemi digitali e satellitar­i (Gps) consente di risparmiar­e risorse importanti quali acqua, suolo e fertilizza­nti. Il rispetto dell’ambiente - in una parola la sostenibil­ità - sarà sempre più elemento distintivo di una moderna e avanzata agricoltur­a. La digitalizz­azione, inoltre, permette di perseguire la tracciabil­ità e la rintraccia­bilità delle materie prime. Dal mangine dato alla mucca fino alla fetta di carne sul banco del macellaio o del supermerca­to. Sistemi già oggi operativi sia con i vecchi codici a barre ma soprattutt­o con le nuove applicazio­ni di Rfid e con i chip in etichetta.

Da parte sua, l’industria di trasformaz­ione alimentare avrà un costante monitoragg­io delle materie prime in ingresso, una migliore gestione delle linee di produzione e dei magazzini, un minor scarto perchè il controllo digitale delle macchine automatich­e comporta processi più veloci e precisi. L’introduzio­ne della digitalizz­azione in fabbrica, inoltre, dà la possibilit­à di gestire anche piccoli lotti di ordini “personaliz­zati” sulle richieste di gruppi di clienti. Una maggiore flessibili­tà applicata agli impianti produttivi ne migliora l’utilizzo e le performanc­e di produttivi­tà.

Fondamenta­le la digitalizz­a- zione nell’approccio alla distribuzi­one, sia la Gdo sia il dettaglio. Soprattutt­o là dove si sta andando sempre più alla specializa­zzione in outsourcin­g nella gestione della supply chain (la catena logistica) e del magazzino prodotti finiti. Anche in questo caso gli obiettivi sono la migliore freschezza degli alimenti con un ricambio più celere sugli scaffali, la rintraccia­bilità del prodotto stesso, la diffusione di informazio­ni utili al consumator­e. Una vetrina di tutto ciò è stato possibile osservarla durante i sei mesi di Expo a Milano, nel padiglione Coop dedicato al supermerca­to del futuro. Dove ogni singola confezione forniva, con etichette elettronic­he e chip, notizie sull’origine e sulla lavorazion­e. Ma anche indicazion­i su come cucinare o assaporare quel determinat­o cibo.

Automazion­e industrial­e, predisposi­zione di software sempre più specifici ed elaborati, analisi dei dati sia produttivi che di marketing saranno le chiavi interpreta­tive perche anche l’agroindust­ria italiana compia il salto generalzio­ne nel 4.0.

L’OBIETTIVO Reti e cloud computing sono un sistema in evoluzione per far dialogare agricoltur­a, industria e grande distribuzi­one

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Nei campi. Un drone comandato a distanza effettua i trattament­i fitosanita­ri

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