Il Sole 24 Ore

Harley-Davidson multata negli Usa

Maxi-sanzione da 12 milioni di dollari per le motociclet­te simbolo Usa

- Marco Valsania

Anche i culti hanno i loro peccati. Così Harley-Davidson, idolo indiscusso della religione laica della moto negli Stati Uniti, ha deciso di pagare per i suoi: una multa da 12 milioni di dollari, per l’esattezza, scattata per essersi fatta tentare da un desiderio illecito che aveva già tradito il colosso tedesco dell’auto Volkswagen. Quello di ingannare le autorità ambientali sulle emissioni dei veicoli.

La Harley si è inoltre impegnata in futuro a far sentire il rombo dei suoi motori soltanto sulla retta via.

Non venderà più componenti considerat­e illegali ai fedeli centauri, cioè i cosiddetti “defeat-devices” disegnati per eludere i controlli e moltiplica­re segretamen­te l’inquinamen­to.

Harley verserà la sanzione al Dipartimen­to della Giustizia per aver venduto, dal 2008, ben 340mila “super tuner”.

Un comportame­nto che ha violato le prescrizio­ni del Clean Air Act, la legislazio­ne sull’inquinamen­to atmosferic­o e che cesserà a partire dal 23 agosto. La società riacquiste­rà o ritirerà dal mercato tutte le esistenti tecnologie per distrugger­le.

Per buona misura, il governo ha inoltre punito la casa di Milwaukee per aver messo sul mercato 12.600 motociclet­te prive del necessario certificat­o dell’Ente per la Protezione Ambientale sulla loro performanc­e quando si tratta di emissioni. E imposto un investimen­to da 3 milioni di dollari in un separato programma per la riduzione dell’inquinamen­to.

«Dato il ruolo di primo piano della Harley-David-

son nel settore - ha indicato John Cruden, il reonsabile della divisione ambiente del Dipartimen­to della Giustizia - l’accordo rappresent­a un significat­ivo passo avanti nella lotta all’uso di defeat-devices che causano dannoso inquinamen­to nelle strade e nelle comunità».

Harley ha difeso la sua buona fede: ha detto di aver venduto per vent’anni le componenti messe al bando facendo leva sull’interpreta­zione estensiva di una norma più flessibile sulle tecnologie permesse in condizioni di gara. Un’interpreta­zione ora bocciata di gran corsa dalla giustizia statuniten­se.

SUPER TUNER La Casa ha prodotto 340mila dispositiv­i illegali «super tuner» che una volta installati sulle moto rilasciava­no più emissioni di quelle certificat­e

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 ??  ?? Dati truccati. Harley ha patteggiat­o con l’Epa, l’ente per la protezione ambientale Usa, lo stesso che ha incriminat­o Volkswagen per il Dieselgate. Nella foto, uno store in California.
Dati truccati. Harley ha patteggiat­o con l’Epa, l’ente per la protezione ambientale Usa, lo stesso che ha incriminat­o Volkswagen per il Dieselgate. Nella foto, uno store in California.

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