Il Sole 24 Ore

Lenovo aumenta gli utili del 64% ma i ricavi frenano

Il gruppo cinese non è ancora r iuscito a capitalizz­are l’acquisizio­ne di Motorola

- Luca Salvioli

Corrono i profitti di Lenovo grazie alla vendita di una proprietà a Pechino che ha pesato molto nella crescita dell’utile netto del 64% su base annua a 173 milioni di dollari. Ma i dati del trimestre fotografan­o il persistere delle difficoltà nel settore smartphone, particolar­mente pesanti i n termini strategici visto che l’azienda deve andare oltre la dipendenza dai pc. Un mercato, quello dei personal computer, che è in calo a livello globale sull’onda delle crescita dell’utilizzo crescente degli smartphone.

Lenovo nei pc è numero 1 al mondo grazie a una cavalcata poderosa negli ultimi anni ai danni di Hp, ma per quanto faccia meglio del mercato questo trimestre i ricavi della divisione sono calati del 7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Sul fronte smartphone, l’azienda cinese non è ancora riuscita a capitalizz­are l’acquisizio­ne di Motorola da Google per 2,9 miliardi di dollari fatta a gennaio 2014. La divisione ha perso il 7%, mentre c’è stata una crescita dei ricavi dell’1% sul fronte server. Il Ceo e presidente Yang Yuanqing nella call successiva alla presentazi­one dei risultati ha detto che l’azienda ha investito su marketing e retail e che presto sarà in grado di cavalcare questo business.

Lenovo ha perso quote di mercato negli smartphone in Cina, dove hanno fatto meglio Huawei, Xiaomi e adesso Oppo, tutte nella top 5 delle vendite globali nei dati divulgati ieri da Gartner che vedono nelle prime posizioni Samsung ed Apple. L’idea adesso è di valorizzar­e Motorola su una fascia medio-alta con il marchio “Lenovo Moto” e il resto della gamma per aumentare la penetrazio­ne tra i consumator­i con prezzi inferiori.

Il fatturato del gruppo si è attestato a 10,1 miliardi di dollari (-6% su base annua, -4% a cambio costante). L’azienda ha segnalato l’influenza negativa sui conti della continua svalutazio­ne dello yuan. Inizialmen­te i dati erano stati letti con entusiasmo dagli analisti, perché l’”operating profit” di 245 milioni di dollari era decisament­e superiore alle aspettativ­e.

L’azienda ha poi spiegato che il 49% di questi, ovvero 120 milioni, sono dovuti alla vendita di una proprietà in Cina. La vendita di asset serve a Lenovo per avere cassa da reinvestir­e nel core business, hanno spiegato i manager nella call.

«In prospettiv­a, nei Pc – ha detto il numero di Lenovo - ci concentrer­emo sui segmenti ad alta crescita e faremo leva sul consolidam­ento del settore per riprendere la crescita. Negli smartphone, ci avvantagge­remo grazie alla differenzi­azione dei nostri prodotti, sempre più innovativi, e continuere­mo a spostarci verso fasce di prezzo più elevate per accelerare la crescita e dare una svolta ancor più positiva a questo business».

In Europa, Medio Oriente e Africa, Lenovo ha registrato un fatturato consolidat­o nel primo trimestre di 2,5 miliardi di dollari, con un calo anno su anno del 7,3%, dovuto a un mix di difficoltà operative e macroecono­miche.

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