Dogane, più flessibile fare ricorso ai regimi speciali
Possibile evitare la domanda di autorizzazione
La revisione dei regimi doganali operata dal nuovo codice doganale dell’Unione europea ha un impatto potenziale enorme per il business delle imprese impegnate sul mercato internazionale degli scambi di merci.
Il deposito, il perfezionamento, l’end use o l’ammissione temporanea sono infatti i nuovi regimi speciali ad accesso agevolato che, nella loro accezione economica e/o sospensiva, devono necessariamente essere considerati al momento della creazione di flussi aziendali di acquisto o cessione di merci.
La scelta del legislatore Ue, infatti, è ora orientata alla creazione di un sistema che, salvaguardando le tutele erariali, si presenta come una leva di competitività ad effetto immediato, molto più aperta rispetto al precedente, rigido assetto autorizzativo.
L’idea di fondo è quella di consentire l’accesso ai regimi speciali in maniera molto più snella, senza particolari barriere, lasciando le aziende nella massima libertà di scegliere quali operazioni doganali porre in essere, posticipando o evitando l’applicazione dei dazi e dell’Iva all’importazione in ragione delle concrete esigenze che possono crearsi a monte delle operazioni, oppure a valle, ad esempio dopo che le merci sono effettivamente pervenute nel territorio doganale unionale.
In questo senso si è espressa anche la Commissione dell’Unione europea che, con la Guida Taxud 2016, ha sollecitato gli operatori a vincolare le merci ai regimi ora a disposizione per beneficiare dei trattamenti privilegiati previsti dal nuovo codice doganale dell’Ue.
L’impianto, di fondo, è analogo al precedente, ma i regimi sono stati razionalizzati, con alcune decisive novità.
Anzitutto, i profili autorizzativi: l’accesso ai regimi speciali, infatti, di norma è legato ad una preventiva autorizzazione rilasciata dall’autorità doganale.
Tuttavia, è previsto che, in alcuni casi, la domanda di autorizzazione possa essere evitata, oppure contenuta nella semplice dichiarazione doganale, la cui accettazione equivale ad autorizzazione.
Non solo. È molto più esteso ed accessibile il ricorso alle autorizzazioni retroattive, offrendo la possibilità agli operatori di beneficiare di una autorizzazione con efficacia non
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