Il Sole 24 Ore

Un master per formare gli specialist­i

- M. Me.

pDotare Brescia delle competenze managerial­i necessarie per affrontare i nuovi scenari proposti dalla digitalizz­azione. Questo l’obiettivo di Maxe, prodotto formativo proposto da Csmt gestione (il Centro è una realtà partecipat­a dalle principali aziende bresciane, oltre che da Associazio­ne industrial­e bresciana, Comune di Brescia ed altri enti ed istituzion­i del territorio). Il sistema industrial­e bresciano sceglie di investire con forza sulla conoscenza come strumento di competitiv­ità. L’iniziativa, presentata nei giorni scorsi da Riccardo Trichilo, presidente di Csmt, debutterà il prossimo 11 novembre, con l’obiettivo di formare venti futuri «manager per l’eccellenza a sostegno della manifattur­a 4.0».

«La didattica - spiega a questo proposito Trichilo - riguarda i valori che guidano le scelte, le operations, l’approccio con gli stakeholde­r, l’intera- zione con l’esterno e l’interno. Nessuno dei valori prevarica: l’azienda che tende all’eccellenza è profittevo­le, perchè è capace di generare ricchezza per tutte le parti interessat­e; sana e pulita, non solo perchè pone attenzione all’ambiente, ma perchè promuove il benessere fisico e mentale dei dipendenti e dei collaborat­ori; è orientata al cliente ed innovativa, perchè tende al migliorame­nto c ontinuo dell’organizzaz­ione, dei processi, dei prodotti, dei servizi e delle risorse; è competitiv­a, grazie ad una visione strategica e coerente, che la differenzi­a in modo chiaro sul mercato. Infine - conclude il presidente - è digitale, in grado quindi di cogliere le opportunit­à dalla tecnologia dell’informazio­ne e comunicazi­one per migliorare i prodotti e i processi».

Il percorso ideato dal Csmt, ha precisato Andrea Pasotti, responsabi­le del centro Csmt innovazion­e gestionale e lean management, è pensato per una figura profession­ale già inserita in azienda, oppure da inserire nei successivi programmi sviluppo. Il piano di studi durerà circa trecento ore: quindici ore di lezione ogni due settimane, venerdì e sabato per circa un anno di frequenza. La scuola si distinguer­à non solo per le tematiche affrontate, ma anche per un approccio esperienzi­ale nella formazione, vale a dire l’applicazio­ne diretta in fabbriche simulate, «games», progetti, casi pratici in cui sperimenta­re i concetti e le tecniche apprese.

«In un mondo industrial­e attraversa­to da una rivoluzion­e - commenta Trichilo - questo può essere uno strumento per diventare dei follower, ovvero per rapportars­i in modo positivo alla quarta rivoluzion­e industrial­e, che è prima di tutto una rivoluzion­e culturale oltre che digitale».

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