«Ora può arrivare la svolta con il supporto dei fondi Ue»

Direttore generale di CreditAgri

Ottenere prestiti dagli istituti bancari spesso non è agevole per le imprese agricole. Secondo un'indagine realizzata da Ismea su un panel di imprese nel 2015 solo il 24% ha chiesto finanziamenti. Ora spuntano nuove opportunità. «Gli interventi previsti dal piano Juncker avranno due macro finestre - spiega il direttore generale di CreditAgri, Roberto Grassa – infrastrutture&innovazione e Pmi».

Quali gli obiettivi del primo asset?

Con Infrastrutture e innovazione si punta a realizzare asset infrastrutturali ad alto contenuto innovativo sia in termini di processo che di prodotto. La Bei parteciperà direttamente agli investimenti anche accollandosi la parte più rischiosa assicu- rando una copertura del rischio compresa tra il 20% e il 50% E il capitolo Pmi? Il Feis andrà a implementare e garantire capienza e finanziamenti destinati alle start up e Pmi attraverso gli strumenti di InnovFin di Horizon 2020. Questo permetterà di erogare garanzie e strumenti partecipativi attraverso intermediari finanziari attivi presso gli Stati Ue.

Quali progetti potranno accedere a queste forme di finanziamento?

Progetti sostenibili, in grado di massimizzare e attirare capitali di investimento privati. Il ruolo dei Confidi? Fornire attività strumentale che ha una distintività ausiliaria rispetto a quelle ordinariamente esercitate dagli intermediari finanziari. Si va dallo studio, ricerca e analisi in materia economica e finanziaria alla gestione di servizi informatici ed elaborazione dati fino al recupero crediti terzi e formazione e addestramento del personale. Oltre naturalmente ai servizi di informazione commerciale, consulenza in materia di finanza d'impresa e il leasing operativo Non dimentichiamo poi che l'attività prevalente è la concessione di garanzie sui fidi.

«Gli interventi previsti dal piano Juncker offrono fonti alternative di finanziamento»