Nasce il violino in seta di ragno
pHa un accento lombardomarchigiano il rivoluzionario violino in seta di ragno appena presentato dall'Imperial College di Londra. Perché dietro allo strano strumento opalescente dal suono meraviglioso – parola del violinista nominato per il Grammy, Peter Sheppard Skaerved - ci sono il giovane urbinate Luca Alessandrini, un doppio master in Innovation design engineering a Londra con in tasca una passione per i biomateriali applicati all'acustica, e i liutai dello storico distretto di Cremona. Assieme hanno colto la sfida di rivoluzionare uno strumento fermo all'età vittoriana sperimentando un materiale unico e prezioso per resistenza, leggerezza e flessibilità: la tela del ragno. «Ha proprietà di risonanza uniche», sottolinea Alessandrini, che ha utilizzato seta di ragno australiano Golden Orb (seta tra le più resistenti al mondo) donato dal dipartimento di Zoologia dell'Università di Oxford, mescolato con fibre e collanti per realizzare il prototipo.
Al di là della curiosità per scienziati e melomani per il debutto del piccolo “spiderlin”, come qualcuno ha ribattezzato il piccolo violino di 25 cm, leggerissimo, color sabbia, c'è una chiara idea imprenditoriale, perché il giovane ricercatore non a caso è la seconda generazione della famiglia alla guida di Stilema Industrie, azienda mobiliera pesarese che ha come logo “L'antiquariato di domani”. Dal legno alla seta di ragno, come per lo Stradivari del futuro? Le proprietà del prezioso biofilamento – non certo per l'arredo – sono al centro di ricerche scientifiche da anni su scala mondiale perché se ne intuiscono appieno le enormi potenzialità di utilizzo.