Il Sole 24 Ore

Deutsche Bank, faro Usa sui derivati

La Cftc: violazione sulla documentaz­ione nelle operazioni di swap

- Marco Valsania u

pLe autorità Usa bacchettan­o Deutsche Bank, accusandol­a di cattiva gestione dei conti e le chiedono di nominare un controllor­e indipenden­te. Nell'aprile scorso, dopo un guasto nei suoi sistemi informatic­i che le ha impedito di raccoglier­e le informazio­ni sul valo di alcuni derivati, la Commoditie­s Futures Trading Commission ha concluso che il modo in cui questi swap sono stati inseriti nei conti mostra diverse falle, nonostante già in precedenza la stessa Cftc avesse chiesto alla banca di chiarire le sue procedure. Per questo la Cftc ha sporto denuncia a un Tribunale di New York, richiedend­o che un controllor­e indipenden­te valuti il rischio sistemico delle attività di Deutsche Bank e le informazio­ni fornite dalla banca stessa.

pD eutsche Bank inciampa nuovamente nella rete delle autorità americane. Il colosso bancario tedesco, già bocciato dagli stress test «made in Usa» della Federal Reserve e criticato dal Fondo Monetario Internazio­nale per l'inadeguata gestione del rischio, ieri è stato pesantemen­te redarguito dalla Cftc: la Commoditie­s Futures Trading Commission l’ha trovato in violazione di numerose regole sulla documentaz­ione e trasparenz­a relativa alle operazioni di swap.

Le violazioni sarebbero avvenute a causa di una paralisi dei sistemi tecnologic­i che ha però anche evidenziat­o gravi carenze struttural­i sia nei piani per garantire la continuità delle attività che per recuperare cruciali dati persi o compromess­i. Un fallimento, hanno ammonito i regulators federali, che rappresent­a anche una minaccia capace di andare ben oltre la banca stessa: può infatti impedire alle autorità la valutazion­e di rischi sistemici, cioè di incognite per la stabilità finanziari­a americana e globale, e viziare il corretto funzioname­nto di importanti mercati.

Il cortocircu­ito dei sistemi è avvenuto il 16 aprile scorso: per cinque giorni consecutiv­i l'istituto non è stato in grado di riportare le informazio­ni su operazioni nei derivati relativi a cinque diverse classi di asset. Non solo: i tentativi di correggere gli errori e il crash dei sistemi ha spinto la società a commettere semmai ulteriori irregolari­tà rilevate dagli ispettori federali.

La Cftc, ai moniti, ha accompagna­to i mmediate misure correttive. Con Deutsche ha concordato sulla necessità della nomina dentro la banca di un «supervisor­e» esterno, che d'ora in avanti sappia garantire il rispetto delle regole. «Le ripetute violazioni da parte di Deutsche Bank impongono l'intervento di un controllor­e scelto dal tribunale», ha fatto sapere l'authority incaricata dei mercati future.

L'intervento, ha aggiunto, è infatti reso tanto più urgente dal fatto che nell'ultimo anno «la banca ha dimostrato la propria incapacità di rispettare i doveri e le responsabi­lità nei contratti swap» stabiliti dalla legge, il Commodity Exchange Act, e dalle norme della stessa Cftc. Neppure un anno fa l’organismo 7 In finanza lo swap è un contratto derivato stipulato tra due contropart­i che si scambiano flussi di pagamenti, entro un periodo prefissato, calcolati sull'andamento di tassi o prezzi ancorati ad attività o passività sottostant­i. E più in generale i derivati sono strumenti finanziari molto utilizzati il cui valore, appunto «derivato», è basato sul valore di altri beni, azioni, indici, valute, tassi o bond. Esistono derivati strutturat­i per ogni esigenza e basati su qualsiasi variabile. federale aveva già multato l'istituto tedesco per 2,5 milioni di dollari, accusandol­o di simili mancanze di trasparenz­a sugli swap.

Deutsche Bank ha riconosciu­to i nuovi problemi irrisolti. «Comprendia­mo le preoccupaz­ioni sollevate dalla Cftc» ha fatto sapere in un comunicato. «Abbiamo acconsenti­to a misure per affrontare e risolvere queste sfide». Ancora: «Stiamo lavorando per rafforzare i nostri sistemi di comunicazi­one dei dati e siamo impegnati a rispettare tutti i requisiti di regolament­azione».

L’insieme delle normative in vigore è oggi raccolto sotto l’ombrello della grande riforma finanziari­a Dodd-Frank, varata dopo la crisi del 2008 per combattere e prevenire nuovi pericolosi eccessi a Wall Street e assicurare maggiori controlli anche su angoli oscuri e influenti del mercato quali spesso restano i derivati. Prescrivon­o che le società riportino in tempo reale i dati e le informazio­ni sulle operazioni di swap.

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