Deutsche Bank, faro Usa sui derivati
La Cftc: violazione sulla documentazione nelle operazioni di swap
pLe autorità Usa bacchettano Deutsche Bank, accusandola di cattiva gestione dei conti e le chiedono di nominare un controllore indipendente. Nell'aprile scorso, dopo un guasto nei suoi sistemi informatici che le ha impedito di raccogliere le informazioni sul valo di alcuni derivati, la Commodities Futures Trading Commission ha concluso che il modo in cui questi swap sono stati inseriti nei conti mostra diverse falle, nonostante già in precedenza la stessa Cftc avesse chiesto alla banca di chiarire le sue procedure. Per questo la Cftc ha sporto denuncia a un Tribunale di New York, richiedendo che un controllore indipendente valuti il rischio sistemico delle attività di Deutsche Bank e le informazioni fornite dalla banca stessa.
pD eutsche Bank inciampa nuovamente nella rete delle autorità americane. Il colosso bancario tedesco, già bocciato dagli stress test «made in Usa» della Federal Reserve e criticato dal Fondo Monetario Internazionale per l'inadeguata gestione del rischio, ieri è stato pesantemente redarguito dalla Cftc: la Commodities Futures Trading Commission l’ha trovato in violazione di numerose regole sulla documentazione e trasparenza relativa alle operazioni di swap.
Le violazioni sarebbero avvenute a causa di una paralisi dei sistemi tecnologici che ha però anche evidenziato gravi carenze strutturali sia nei piani per garantire la continuità delle attività che per recuperare cruciali dati persi o compromessi. Un fallimento, hanno ammonito i regulators federali, che rappresenta anche una minaccia capace di andare ben oltre la banca stessa: può infatti impedire alle autorità la valutazione di rischi sistemici, cioè di incognite per la stabilità finanziaria americana e globale, e viziare il corretto funzionamento di importanti mercati.
Il cortocircuito dei sistemi è avvenuto il 16 aprile scorso: per cinque giorni consecutivi l'istituto non è stato in grado di riportare le informazioni su operazioni nei derivati relativi a cinque diverse classi di asset. Non solo: i tentativi di correggere gli errori e il crash dei sistemi ha spinto la società a commettere semmai ulteriori irregolarità rilevate dagli ispettori federali.
La Cftc, ai moniti, ha accompagnato i mmediate misure correttive. Con Deutsche ha concordato sulla necessità della nomina dentro la banca di un «supervisore» esterno, che d'ora in avanti sappia garantire il rispetto delle regole. «Le ripetute violazioni da parte di Deutsche Bank impongono l'intervento di un controllore scelto dal tribunale», ha fatto sapere l'authority incaricata dei mercati future.
L'intervento, ha aggiunto, è infatti reso tanto più urgente dal fatto che nell'ultimo anno «la banca ha dimostrato la propria incapacità di rispettare i doveri e le responsabilità nei contratti swap» stabiliti dalla legge, il Commodity Exchange Act, e dalle norme della stessa Cftc. Neppure un anno fa l’organismo 7 In finanza lo swap è un contratto derivato stipulato tra due controparti che si scambiano flussi di pagamenti, entro un periodo prefissato, calcolati sull'andamento di tassi o prezzi ancorati ad attività o passività sottostanti. E più in generale i derivati sono strumenti finanziari molto utilizzati il cui valore, appunto «derivato», è basato sul valore di altri beni, azioni, indici, valute, tassi o bond. Esistono derivati strutturati per ogni esigenza e basati su qualsiasi variabile. federale aveva già multato l'istituto tedesco per 2,5 milioni di dollari, accusandolo di simili mancanze di trasparenza sugli swap.
Deutsche Bank ha riconosciuto i nuovi problemi irrisolti. «Comprendiamo le preoccupazioni sollevate dalla Cftc» ha fatto sapere in un comunicato. «Abbiamo acconsentito a misure per affrontare e risolvere queste sfide». Ancora: «Stiamo lavorando per rafforzare i nostri sistemi di comunicazione dei dati e siamo impegnati a rispettare tutti i requisiti di regolamentazione».
L’insieme delle normative in vigore è oggi raccolto sotto l’ombrello della grande riforma finanziaria Dodd-Frank, varata dopo la crisi del 2008 per combattere e prevenire nuovi pericolosi eccessi a Wall Street e assicurare maggiori controlli anche su angoli oscuri e influenti del mercato quali spesso restano i derivati. Prescrivono che le società riportino in tempo reale i dati e le informazioni sulle operazioni di swap.