Money transfer alla giostra dei controlli
Benissimo fa il Comando generale della Guardia di Finanza a monitorare con attenzione il settore dei Money transfer. La ragione è evidente: trattasi di veicoli potenzialmente utilizzabili (e in alcuni casi già utilizzati) da riciclatori di ogni sorta (inclusi i finanziatori del terrorismo). Non da oggi Plus24 segue il fenomeno. Per primi su queste colonne abbiamo sollevato il problema rappresentato dall’aumento della soglia di trasferibilità dei contanti e il rischio, connesso alla presenza nel comparto di operatori infedeli, di triplicare i volumi del potenziale riciclaggio. Un monito raccolto dal Governo che, infatti, ha opportunamente escluso i Money transfer dai beneficiari dell’innalzamento dell’asticella del cash. Sul fenomeno risultano aperte svariate inchieste della magistratura : una è a Brescia, una a Firenze, sulla comunità cinese di Prato, e vede, tra l’altro il coinvolgimento indiretto della Boc (Bank of China). Altre indagini ancora stanno scaldando i motori. Tutto ciò mentre l’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia sta dedicando risorse umane e tecniche utili a tenerlo sotto controllo. Ma un dato paradossale tra tutti colpisce e sconcerta: il totale disallineamento della normativa dell’Unione europea su un tema che va a impattare (e neppure tanto indirettamente) sulla sicurezza dei suoi cittadini. È sufficiente infatti che un operatore, che pure eserciti in Italia, “batta” bandiera britannica o irlandese, che i poteri di sorveglianza delle nostre autorità di controllo vengano di fatto annacquati e disinnescati in una «pelota basca» di competenze che rende il fenomeno di fatto incontrollabile. Del tutto ovvio che, attualmente, sia in corso una “emigrazione” di questi operatori verso Londra o Dublino. Tutto ciò accade in un’Unione europea la cui ansia omologatrice si spinge a deliberare su qualunque argomento: dal calibro delle telline, alle dimensioni regolamentari delle foglie d’insalata. Ma sui rischi derivanti dal riciclaggio e dal finanzamento al terrorismo il silenzio è assordante.