Il Sole 24 Ore

L’America è ancora lontana per i ben avviati Etf europei

- di Gianfranco Ursino

Inumeri del mercato americano sono ancora lontani, ma anche in Europa gli Etf continuano a far breccia nei portafogli degli investitor­i e crescono senza sosta. A fine luglio nel Vecchio Continente le masse gestite dagli Etf hanno toccato la cifra record di 473,6 miliardi di euro e consideran­do anche gli Etc ed Etn (tutto l’insieme degli Etp, ovvero degli exchange traded product) il valore sale a 500 miliardi di euro (pari a 559 miliardi di dollari). Un ammontare che non rappresent­a ancora neanche un quarto del valore dei circa 2.358 miliardi di dollari di asset investiti in Etp negli Usa.

In Europa, quindi, gli strumenti che replicano passivamen­te le varie classi di attività (azioni, bond, materie prime, valute e tanto altro) hanno ancora molta strada da percorrere per raggiunger­e i livelli americani, ma stanno procedendo nel loro cammino di crescita a ritmi sostenuti. Solo nell’ultimo mese di luglio gli asset degli Etf sono cresciuti di 20,8 miliardi di euro, trainati principalm­ente dalla performanc­e dei mercati sottostant­i (per 12,8 miliardi), mentre la raccolta netta ha contribuit­o per 8 miliardi di euro. Ma anche gli Etc hanno visto crescere le loro masse in Europa del 6% in un solo mese, con un afflusso di raccolta netta di 2,5 miliardi di euro. Tutto questo in un contesto di mercato in cui gli investitor­i sono stati inghiottit­i dal caos generato dall’inatteso esito del voto britannico sulla Brexit del 23 giugno scorso. L’incertezza su tempi e modi di attuazione concreta dell’uscita del Regno Unito dall’Ue, ha pesato sui prodotti che replicano i listini azionari europei che hanno accusato deflussi per 2,9 miliardi di euro. Ciononosta­nte gli Etf azionari hanno raccolto complessiv­amente +2,2 miliardi di euro, grazie soprattutt­o all’appeal dell’azionario Usa che ha messo a segno un +1,5 miliardi di euro e del buon momento degli Etf azionari emerging market che hanno raccolto 1,3 miliardi; bene anche gli azionari globali con 1 miliardo di euro di raccolta netta. Prosegue inoltre la crescita degli Etf Smart Beta, che a luglio hanno rastrellat­o 1,8 miliardi di euro. Sul fronte obbligazio­nario, invece, gli Etf hanno registrato una raccolta netta positiva di 4,9 miliardi di euro, 1,9 miliardi dei quali sono affluiti nelle casse degli Etf obbligazio­nari corporate investment grade. Ma a evidenziar­e flussi positivi senza precedenti sono stati gli Etf obbligazio­nari Paesi emergenti (+2 miliardi), benefician­do della ricerca di rendimento da parte degli investitor­i con i tassi d’interesse ridotti ai minimi termini.

A fare da asso pigliatutt­o a luglio in Europa a livello di emittenti è stata soprattutt­o iShares con 7,2 miliardi di euro, seguito da State Street Spdr (+1 miliardo) e Vanguard (0,5 miliardi). Mentre il prodotto più gettonato è stato iShares Diversifie­d Commodity Swap che ha raccolto 0,7 miliardi di euro.

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