L’America è ancora lontana per i ben avviati Etf europei
Inumeri del mercato americano sono ancora lontani, ma anche in Europa gli Etf continuano a far breccia nei portafogli degli investitori e crescono senza sosta. A fine luglio nel Vecchio Continente le masse gestite dagli Etf hanno toccato la cifra record di 473,6 miliardi di euro e considerando anche gli Etc ed Etn (tutto l’insieme degli Etp, ovvero degli exchange traded product) il valore sale a 500 miliardi di euro (pari a 559 miliardi di dollari). Un ammontare che non rappresenta ancora neanche un quarto del valore dei circa 2.358 miliardi di dollari di asset investiti in Etp negli Usa.
In Europa, quindi, gli strumenti che replicano passivamente le varie classi di attività (azioni, bond, materie prime, valute e tanto altro) hanno ancora molta strada da percorrere per raggiungere i livelli americani, ma stanno procedendo nel loro cammino di crescita a ritmi sostenuti. Solo nell’ultimo mese di luglio gli asset degli Etf sono cresciuti di 20,8 miliardi di euro, trainati principalmente dalla performance dei mercati sottostanti (per 12,8 miliardi), mentre la raccolta netta ha contribuito per 8 miliardi di euro. Ma anche gli Etc hanno visto crescere le loro masse in Europa del 6% in un solo mese, con un afflusso di raccolta netta di 2,5 miliardi di euro. Tutto questo in un contesto di mercato in cui gli investitori sono stati inghiottiti dal caos generato dall’inatteso esito del voto britannico sulla Brexit del 23 giugno scorso. L’incertezza su tempi e modi di attuazione concreta dell’uscita del Regno Unito dall’Ue, ha pesato sui prodotti che replicano i listini azionari europei che hanno accusato deflussi per 2,9 miliardi di euro. Ciononostante gli Etf azionari hanno raccolto complessivamente +2,2 miliardi di euro, grazie soprattutto all’appeal dell’azionario Usa che ha messo a segno un +1,5 miliardi di euro e del buon momento degli Etf azionari emerging market che hanno raccolto 1,3 miliardi; bene anche gli azionari globali con 1 miliardo di euro di raccolta netta. Prosegue inoltre la crescita degli Etf Smart Beta, che a luglio hanno rastrellato 1,8 miliardi di euro. Sul fronte obbligazionario, invece, gli Etf hanno registrato una raccolta netta positiva di 4,9 miliardi di euro, 1,9 miliardi dei quali sono affluiti nelle casse degli Etf obbligazionari corporate investment grade. Ma a evidenziare flussi positivi senza precedenti sono stati gli Etf obbligazionari Paesi emergenti (+2 miliardi), beneficiando della ricerca di rendimento da parte degli investitori con i tassi d’interesse ridotti ai minimi termini.
A fare da asso pigliatutto a luglio in Europa a livello di emittenti è stata soprattutto iShares con 7,2 miliardi di euro, seguito da State Street Spdr (+1 miliardo) e Vanguard (0,5 miliardi). Mentre il prodotto più gettonato è stato iShares Diversified Commodity Swap che ha raccolto 0,7 miliardi di euro.