Il Sole 24 Ore

Siria, continua la strage di civili Muore ad Aleppo il fratellino di Omran

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Sono almeno 333 i civili morti dal 31 luglio scorso ad Aleppo. I raid russi e del regime non si fermano. Tra le vittime il fratello (Alì, 10 anni) di Omran, il bimbo ferito la cui foto ha commosso il mondo. Caccia siriani hanno bombardato le città curde.

Non ce l’ha fatta il fratello del piccolo Omran, il bambino di Aleppo la cui foto (in alto) ha fatto il giro del mondo. Si chiamava Alì ed aveva 10 anni, era rimasto ferito nello stesso bombardame­nto al quale era scampato Omran. È morto ieri sera. Fonti antigovern­ative avevano detto che il raid, avvenuto il 17 agosto, era stato compiuto da aerei siriani o russi. Mosca ha negato attacchi in quella parte della città. Sempre ieri, l’ennesimo raid ha ucciso sette membri di una famiglia: sei erano bambini. Sono oltre 333 i civili morti dal 31 luglio ad Aleppo. Lo ha fatto detto ieri l’Osservator­io siriano per i diritti umani. 165 persone - compresi 49 minori - sono morte in attacchi contro i quartieri occidental­i in mano alle forze del regime di Damasco. Secondo l’Ong con sede in Gran Bretagna e legata all’opposizion­e, 168 sono rimaste uccise in raid aerei e bombardame­nti russi e del regime. Sempre secondo l’Ong, dall’inizio del loro intervento militare in Siria, il 30 settembre, i bombardame­nti dei jet russi avrebbero ucciso 2.704 civili, più dell’Isis, che nello stesso periodo avrebbe fatto 2.686 vittime. Venerdì, la Russia ha cominciato a bombardare la Siria anche con le sue navi da guerra nel Mediterran­eo.

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