Meno incarichi, più competenza: tagli alla prova dell’attuazione
Nell’impianto della riforma la riduzione drastica del numero di amministratori è prima di tutto la conseguenza naturale del taglio alle società: se bisogna passare «da 8mila a mille» come recitano gli slogan, o più concretamente si mettono fuori regola almeno 5mila partecipate che sono troppo piccole oppure agiscono in contesti di mercato dove si deve lasciare campo libero al privato, è ovvio che insieme alle aziende spariscano anche i consigli di amministrazione. Anche per le partecipate che rimangono, però, il decreto approvato dieci giorni fa dopo un lungo confronto fra Governo e Parlamento prova a mettere nuovi limiti alla governance, con un taglio ai costi che oltre ai bilanci pubblici guarda agli effetti d’immagine del provvedimento.
Il piano è duplice, riguarda la regola dell’amministratore unico e le fasce di compensi, e andrà declinato in chiave operativa nelle prossime settimane. La prassi italiana dei decreti attuativi a catena potrebbe spingere a trascurare questo passaggio, che invece è fondamentale perché il tema è delicato. Il Governo dovrà infatti chiarire quando le ragioni di «adeguatezza organizzativa» potranno spiegare la permanenza dei consigli di amministrazione, e quanto potranno guadagnare i vertici delle partecipate a seconda della dimensione dell’azienda.
È un lavoro delicato, che deve tenersi in equilibrio fra la spinta verso i tagli a tutto campo e l’esigenza di assicurare alle imprese pubbliche vere, quelle che svolgono servizi importanti, un management competitivo, capace di accompagnare i processi di innovazione e ristrutturazione di cui molte aziende sembrano aver bisogno. Ma è un lavoro, soprattutto, da portare avanti in fretta, perché di riforme delle partecipate è piena la Gazzetta Ufficiale, ma di realizzazioni effettive è povera la realtà. Solo pulendo il campo dalle tante società strumentali nate come costole della Pa sarà possibile aprire il campo a un mercato vero delle competenze che servono alle imprese pubbliche di servizi.