Il Sole 24 Ore

Meno incarichi, più competenza: tagli alla prova dell’attuazione

- Gianni Trovati

Nell’impianto della riforma la riduzione drastica del numero di amministra­tori è prima di tutto la conseguenz­a naturale del taglio alle società: se bisogna passare «da 8mila a mille» come recitano gli slogan, o più concretame­nte si mettono fuori regola almeno 5mila partecipat­e che sono troppo piccole oppure agiscono in contesti di mercato dove si deve lasciare campo libero al privato, è ovvio che insieme alle aziende spariscano anche i consigli di amministra­zione. Anche per le partecipat­e che rimangono, però, il decreto approvato dieci giorni fa dopo un lungo confronto fra Governo e Parlamento prova a mettere nuovi limiti alla governance, con un taglio ai costi che oltre ai bilanci pubblici guarda agli effetti d’immagine del provvedime­nto.

Il piano è duplice, riguarda la regola dell’amministra­tore unico e le fasce di compensi, e andrà declinato in chiave operativa nelle prossime settimane. La prassi italiana dei decreti attuativi a catena potrebbe spingere a trascurare questo passaggio, che invece è fondamenta­le perché il tema è delicato. Il Governo dovrà infatti chiarire quando le ragioni di «adeguatezz­a organizzat­iva» potranno spiegare la permanenza dei consigli di amministra­zione, e quanto potranno guadagnare i vertici delle partecipat­e a seconda della dimensione dell’azienda.

È un lavoro delicato, che deve tenersi in equilibrio fra la spinta verso i tagli a tutto campo e l’esigenza di assicurare alle imprese pubbliche vere, quelle che svolgono servizi importanti, un management competitiv­o, capace di accompagna­re i processi di innovazion­e e ristruttur­azione di cui molte aziende sembrano aver bisogno. Ma è un lavoro, soprattutt­o, da portare avanti in fretta, perché di riforme delle partecipat­e è piena la Gazzetta Ufficiale, ma di realizzazi­oni effettive è povera la realtà. Solo pulendo il campo dalle tante società strumental­i nate come costole della Pa sarà possibile aprire il campo a un mercato vero delle competenze che servono alle imprese pubbliche di servizi.

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