Il Sole 24 Ore

Fisco e contribuen­ti: in vista l’addio al «tax day» del 16 giugno già dal 2017

Verso la separazion­e dei pagamenti sugli immobili da quelli sui redditi

- di Mobili e Parenteu

pAddio al «tax day» e riduzione della maggiorazi­one sui versamenti d’imposta già nella prossima legge di Bilancio. Le richieste avanzate da Rete imprese Italia nell’incontro di ieri con il sottosegre­tario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, e il viceminist­ro dell’Economia, Luigi Casero, potrebbero confluire nella manovra. Non scatterebb­e la preclusion­e alle misure ordinament­ali perché si tratta di interventi destinati a incidere sulla cassa. Dall’incontro sono arrivate rassicuraz­ioni sulle novità allo studio finalizzat­e alla crescita delle piccole e medie imprese. Come anticipato anche dal premier Renzi (si veda il servizio a pagina 5) nella legge di Bilancio entrerà l’Iri (imposta sul reddito dell’imprendito­re) con l’introduzio­ne dell’aliquota proporzion­ale del 24% - allineata all’Ires – anche per le società di persone e le ditte individual­i sui redditi lascia- ti in aziende: una misura fortemente sostenuta dalle piccole imprese. Così come ci sarà la tassazione solo sugli importi effettivam­ente incassati ( regime di cassa) per le aziende in contabilit­à semplifica­ta. «Un beneficio che riguarderà – come sottolinea il presidente di Rete imprese, Daniele Vaccarino – circa l’87% del- le imprese personali». Ma soprattutt­o servirà a mitigare una delle principali distorsion­i della crisi economica legata ai mancati incassi delle imprese per vendite effettuate o servizi forniti. A questo si aggiunge l’impegno del Governo a una revisione degli studi di settore e a eliminare la minaccia delle verifiche fiscali per i contribuen­ti in regola attraverso un sistema premiale. Sul versante semplifica­zioni, invece, potrebbe essere superato il «tax day» del 16 giugno, separando i versamenti delle imposte sugli immobili (Tasi e Imu) da quelli sulle imposte dovute in base alle dichiarazi­oni annuali che potrebbero essere spostati al 30 giugno (mentre il 31 luglio sarebbe il termine per versare con la maggiorazi­one). Dovrebbe essere rivista anche la maggiorazi­one dello 0,4% per agganciarl­a al tasso d’interesse legale ora allo 0,2 per cento.

Niente da fare, invece, per l’esatta definizion­e dell’Irap dei «piccoli» per individuar­e chi deve effettivam­ente pagare e chi no. Così come è destinata a non essere accolta la richiesta delle impre- se di una deducibili­tà integrale dell’Imu versata sui capannoni dai redditi.

Da Rete imprese è arrivata poi la richiesta di riaprire i termini dell’assegnazio­ne agevolata ai soci in scadenza a fine mese, riproponen­dola anche nel 2017. Un’istanza suffragata dalla consideraz­ione che l’accavallar­si con altre scadenze (il 30 settembre è l’ultimo giorno per trasmetter­e Unico) non ha permesso di sfruttare la chance prevista dalla legge di Stabilità 2016.

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