Il Sole 24 Ore

Bonus ricerca, il tetto salirà a 20 milioni

Credito d’imposta al 50% per tutte le spese - Calenda: le imprese usino gli incentivi

- C. Fo.

pBeneficio per investimen­ti effettuati già nel 2017, impatto fiscale dal 2018. Carlo Calenda torna sul piano Industria 4.0 destinato ad entrare nella legge di bilancio. Il capitolo centrale è costituito da 13 miliardi di incentivi fiscali automatici, «che le imprese - dice il ministro dello Sviluppo economico intervenen­do a un convegno sulla manifattur­a digitale organizzat­o da Avio Aero - possono iscrivere sul l oro bilancio immediatam­ente, senza bisogno di alcuna autorizzaz­ione ministeria­le».

Superammor­tamenti e iperammort­amenti richiedera­nno una copertura pubblica in sette anni, a partire dal 2018. La nuova formulazio­ne del credito d’imposta per gli investimen­ti in ricerca invece richiede un impegno pubblico in quattro anni, con una quota minoritari­a nel 2017 e le quote più consistent­i tra il 2018 e il 2020. Proprio il credito d’imposta è tra le misure che, ri- spetto alle prime ipotesi di lavoro, sono state riviste nel piano finale. Dopo una lunga valutazion­e sul possibile impatto per i conti pubblici, il ministero dello Sviluppo ha deciso di rinunciare a un “premio” sulla quota di stock investito. Resta l’impianto originario della norma (introdotta dalla legge di stabilità 2015) quindi il credito d’imposta si applica non sul volume totale ma sull’incremento di spesa rispetto alla media del triennio 20122014. Ma il piano Industria 4.0 contiene comunque due novità di rilievo per il bonus ricerca. La prima è l’aumento del limite di credito massimo per beneficiar­io da 5 a 20 milioni annui, quadruplic­ato. Contempora­neamente l’aliquota sale al 50% per tutte le tipologie di spesa, mentre l’attuale sistema è differenzi­ato. Oggi infatti l’aliquota di base è al 25%, mentre il 50% è riservato all’assunzione di personale altamente qualificat­o e costi della ricerca “extra muros”, cioè svolta in collaboraz­ione con università ed enti o organismi di ricerca e con altre imprese, come le start-up innovative.

Anche per il superammor­tamento al 140% è previsto un parziale lifting. L’agevolazio­ne verrà prorogata di un anno, ma con un’ulteriore finestra di sei mesi per autorizzar­e la consegna del bene strumental­e fino al 30 giugno 2018 (con un acconto del 20% entro il 31 dicembre 2017). La proroga, tuttavia, per contenere l’impatto in termini di copertura, prevede un abbassamen­to al 120% nel caso di veicoli e altri mezzi di traspor- to, riduzione che ha subito sollevato le critiche dell’associazio­ne dei produttori Anfia e che peraltro potrebbe essere cancellata se si troveranno ulteriori margini e risorse.

Richiederà un supplement­o di lavoro tecnico invece l’iperammort­amento che Calenda ha preannunci­ato al 250% per investimen­ti legati strettamen­te ai processi di digitalizz­azione della produzione. In questo caso un gruppo di lavoro, con la partecipaz­ione delle principali associazio­ni di settore, sta mettendo a punto una griglia dettagliat­a dei requisiti per “certificar­e” un bene strumental­e Industry 4.0.

«Abbiamo dato gli strumenti alle imprese, sta a loro utilizzarl­i - ribadisce Calenda - non devono chiedere nessun timbro o autorizzaz­ione, devono solo investire. Questo presuppone una fiducia nel mondo imprendito­riale e il Governo ce l’ha».

MACCHINARI Superammor­tamento prorogato, in forse la riduzione per l’automotive. Una «certificaz­ione» per i beni digitali agevolati al 250%

 ??  ?? Ministro dello Sviluppo. Carlo Calenda
Ministro dello Sviluppo. Carlo Calenda

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy