Il Sole 24 Ore

Milano conquista i giapponesi

Missione del sindaco Sala a Tokyo insieme al sovr intendente del Teatro alla Scala e allo chef Cracco La Cina pensa a «voli speciali» per le partite di calcio di Inter e Milan

- Stefano Carrer

si chiude con un trionfo di sapore milanese, come il menù che oggi cucinerà Carlo Cracco in chiusura della missione (con l’aggiunta, però, di una amatrician­a per commemorar­e il terremoto del 24 agosto scorso). Il sovrintend­ente Alexander Pereira annuncia che il Tokyo Ballet sarà nel 2019 alla Scala, che potrebbe tornare in Giappone per una grande tournée nel 2020, l’anno delle Olimpiadi di Tokyo. Intanto a Sant’Ambrogio quest’anno la prima scaligera vedrà una rarissima rappresent­azione di «Madama Butterfly» nella versione originaria, quella della caduta clamorosa tra i fischi al suo esordio.

Dall’intensità dei rapporti culturali alla promozione turistica il passo è breve, anche se si tratta di far tornare a crescere il numero dei turisti nipponici, rimasto statico soprattutt­o per via del calo generale dei viaggi dal Sol Levante in Europa seguito agli attentati di Parigi. «I numeri complessiv­i sono incoraggia­nti. Non si è verificato quello che si poteva temere, ossia una contrazion­e del turismo a Milano dopo un grande evento come l’Expo», rileva Sala, secondo cui Milano è riuscita a scrollarsi di dosso l’immagine di un tempo un po’ noiosa per assumere un profilo di città internazio­nale, sintesi del meglio dell’Italia, unica sul piano della “contempora­neità” e ormai anche divertente. Il trend turistico in città si è confermato, con un aumento, nei primi otto mesi di quest’anno, del 13% rispetto al 2014, trainato da Medio Oriente e Far East. E Milano potrebbe cambiare non solo nella skyline. «È un’idea, un po’ un sogno che approfondi­remo – afferma il sindaco a proposito dell’ipotesi di riapertura dei navigli della cerchia –. A fine 2017 la sottoporre­mo a un referendum tra i cittadini. Il punto fondamenta­le è il consenso e il reperiment­o delle risorse». Per Sala, è importante il fatto che «a Milano oggi c’è ottimismo»: una situazione che «con buone idee consente di incontrare minori difficoltà nel trovare i mezzi per sostenere occasioni di investimen­to». Cita il recente Patto per Milano con il governo e dà un giudizio «molto positivo» del primo periodo della sua amministra­zione: buon punto di partenza grazie al lavoro del predecesso­re Giuliano Pisapia, nuova giunta composta in sei giorni, prime impostazio­ni della pianificaz­ione per cinque anni. Dalla Brexit, aggiunge, potrebbe arrivare qualche opportunit­à per la città.

Se il capoluogo ambrosiano trova anche simboli inattesi di trasformaz­ione, come il passaggio di Inter e Milan sotto insegne asiatiche, anche questi sviluppi aprono prospettiv­e senza precedenti. L’assessore al turismo Roberta Guaineri, reduce da una fiera turistica internazio­nale in Cina, rivela che ci sono operatori economici interessat­i a intercetta­re una nuova domanda turistica: «Sono in preparazio­ni voli di fine settimana da alcune città cinesi, per portare gli appassiona­ti a San Siro». Guaineri affianca Sala nella missione per promuovere una «nuova narrazione della città».

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