Bulgari: « Il turismo è in ripresa»
a «Lo avremmo fatto anche senza l’incentivo fiscale dell’Art Bonus, l’anima di Bulgari è a Roma ed è legata in modo speciale a questa scalinata e a via Condotti»: Jean-Christophe Babin, ceo della maison del gruppo Lvmh, fondata a Roma da Sotirio Bulgari nel 1884, ha salutato ieri la riconsegna alla città della scalinata di Trinità dei Monti, terminato il restauro al quale Bulgari ha contribuito con 1,5 milioni di euro, e che ha ospitato anche uno spettacolare concerto dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Per celebrare l’evento, poi, Bulgari ha anche realizzato una speciale collana di alta gioielleria, della collezione Divas’ Dream, in oro bianco, zaffiri, diamanti, ametiste, rubelliti e smeraldi.
«Abbiamo invitato anche alcuni dei nostri clienti, stiamo investendo molto nella crm ( customer relationship management, la gestione del rapporto con i clienti, ndr)», prosegue il ceo, alla guida della maison che si prepara a chiudere un buon 2016, dopo un 2015 «da record»: «Dopo il calo degli ultimi mesi del 2015, stiamo registrando un nuovo aumento dei flussi turistici, rallentati non solo dalla minaccia del terrorismo in Europa, ma anche alle fluttuazioni valutarie che hanno pesato soprattutto sugli acquisti dei turisti cinesi. Al momento i mercati “emergenti” per noi sono la Gran Bretagna, aiutata dall’indebolimento della sterlina conseguente alla Brexit, e la Spagna, paesi dove abbiamo appena inaugurato due flagship, insieme a Corea e Thailandia. A novembre, poi, apriremo a Teheran. Anche in Italia si è ripreso a fare acquisti, soprattutto a Milano, Firenze e Roma e nella fascia di prezzo compresa fra i mille e i 3mila euro, grazie anche all’innalzamento della soglia del pagamento in contanti».
Dei cinque segmenti di Bulgari, i gioielli e gli accessori sono i trainanti per le vendite della maison, per i profumi è in arrivo un posizionamento verso l’alto, soprattutto con la nuova collezione maschile delle “Gemme”, e gli hotel sono pronti a espandere il loro portfolio con le tre aperture del 2017, Shanghai, Pechino e Dubai, mentre gli orologi risentono del rallentametno globale, «anche se andiamo meglio della media», dice Babin. All’inizio di gennaio, poi, aprirà l’attesa nuova manifattura di Valenza: «Gli edifici sono quasi terminati, nel periodo natalizio porteremo i macchinari e inizieremo subito la produzione, che non si deve interrompere. Al centro della manifattura, poi, sarà posizionata l’Accademia Bulgari, così che i giovani possano subito entrare nel vivo nel nostro mondo».
– Ch. B.