Assessore al Bilancio, prende quota Tutino
pA 23 giorni dalle dimissioni del super assessore Marcello Minenna e alla vigilia di Italia 5 Stelle a Palermo, la giunta capitolina guidata da Virginia Raggi dovrebbe formalizzare oggi alle 15 il nome del nuovo assessore al Bilancio. E forse potrebbe calare anche l’asso dell’amministratore unico di Ama, la partecipata che si occupa dei rifiuti. Per la delega economica, cruciale per lavorare sul bilancio di previsione 2017-2019 che va approvato entro fine anno, la rosa si è ristretta a tre nomi, tutti profili istituzionali. In pole c’è Salvatore Tutino, magistrato della Corte dei conti da dicembre 2013 (governo Letta). Allievo del professore di scienza delle finanze Cesare Cosciani, grande esperto di evasione fiscale, il giudice fino al 2006 è stato dirigente al ministero dell’Economia, dove per anni ha guidato il Servizio centrale degli ispettori tributari (Secit). Sono sfumati invece l’ex ragioniere generale dello Stato Mario Canzio e il generale Ugo Marchetti, ex vicecomandante generale della Guardia di finanza che avrebbe voluto alle Partecipate Alfio Marchini, sfidante di Raggi al primo turno delle amministrative di giugno.
Il nuovo assessore dovrà decidere se varare l’assestamento di bilancio bis che era stato promesso da Minenna entro settembre, dal quale ci si proponeva di recuperare circa 70 milioni per investimenti grazie alla cancellazione delle poste fantasma e delle dupli- cazioni di spesa. Sarebbero una boccata d’ossigeno, soprattutto per affrontare i dossier spinosi dei trasporti (per i quali è in cantiere un piano di manutenzione straordinaria) e dei rifiuti. Ma pure per sbloccare la paralisi dei municipi, alle prese con tante emergenze, dal verde ai servizi sociali.
Sul versante immondizia lavorerà, in tandem con il direttore generale Stefano Bina, il nuovo amministratore unico di Ama. Sul tavolo ieri erano rimasti due nomi: figure tecniche, entrambe provenienti dal Nord. Come Bina, che è arrivato a Roma dalla Asm di Voghera e con il placet della Casaleggio Associati. Ma l’amministrazione potrebbe rinviare la nomina in attesa di scegliere il nuovo assessore alle Partecipate. E anche di risolvere il nodo della titolare dell’Ambiente, Paola Muraro, indagata dalla procura di Roma per il reato di gestione non autorizzata dei rifiuti. La posizione della sindaca non è cambiata: si attendono le carte per valutare, ma non è un mistero che sia in corso la ricerca di un possibile sostituto. Le urgenze sono comunque tante, a cominciare dalle nuove linee guida aziendali necessarie per rimettere in sesto Ama, gravata da oltre 600 milionididebiti.Ec’èdamettereapuntoil piano impianti entro dicembre, crucialeperavviaredavverolastrategia “rifiuti zero” annunciata ad agosto dalla giunta Cinque Stelle.