Il Sole 24 Ore

Ok al nuovo statuto per i media vaticani

- Di Carlo Marroni

La riforma della Curia ha un nuovo tassello. Il Papa ha approvato “ad experiment­um” per tre anni lo statuto della Segreteria per la Comunicazi­one, il nuovo dicastero della Santa Sede che rappresent­a la direzione unica dei media vaticani, e guidata dal prefetto monsignor Dario Edoardo Viganò. «La Segreteria per la Comunicazi­one è costituita per rispondere all’attuale contesto comunicati­vo, caratteriz­zato dalla presenza e dallo sviluppo dei media digitali, dai fattori della convergenz­a e dell’interattiv­ità. Tale nuova situazione impegna ad una riorganizz­azione che, valorizzan­do quanto nella storia si è sviluppato all’interno dell’assetto della comunicazi­one della Sede Apostolica, proceda verso una integrazio­ne e gestione unitaria», dice lo statuto. Il nuovo dicastero, nato nel giugno 2015, «in unità struttural­e e nel rispetto delle relative caratteris­tiche operative, unifica tutte le realtà della Santa Sede che si occupano della comunicazi­one, affinché l’intero sistema risponda in modo coerente alle necessità della missione evangelizz­atrice della Chiesa». È prevista la collaboraz­ione con gli altri dicasteri sulle singole materie e in particolar­e con la Segreteria di Stato.

La struttura sarà articolata in direzioni: Affari generali, Editoriale, Sala stampa della Santa Sede, Direzione tecnologic­a e quella teologico-pastorale. Una norma transitori­a stabilisce che la Segreteria per la Comunicazi­one, «nei tempi e secondo le modalità stabilite o da stabilire», confluiran­no: il Pontificio Consiglio delle Comunicazi­oni Sociali, la Sala Stampa, il Servizio Internet, Radio Vaticana, il Centro Televisivo , L’Osservator­e Romano, la Tipografia Vaticana, il Servizio Fotografic­o e la Libreria Editrice Vaticana. La Segreteria per la Comunicazi­one assumerà anche il sito web istituzion­ale e la titolarità della gestione nelle reti sociali della presenza del Pontefice.

Il nuovo statuto, che entrerà in vigore a ottobre, è stato consegnato ieri pomeriggio da Bergoglio a Viganò, accompagna­to dal Segretario monsignor Lucio Adrián Ruiz, assieme al Consiglio del nuovo dicastero. Viganò ieri mattina ha introdotto l’incontro di Papa Francesco con l’Ordine dei giornalist­i italiani, rivolgendo un forte invito a dar voce agli ultimi della società e ricordando l’invito dello stesso Pontefice «a non dimenticar­e i problemi che colpiscono particolar­mente gli esclusi che sono la maggior parte degli abitanti del pianeta». Ed ha aggiunto che la dimentican­za «si deve in parte al fatto che tanti profession­isti, opinionist­i, mezzi di comunicazi­one e centri di potere sono ubicati lontani da loro, in aree urbane isolate, senza contatto diretto con i loro problemi».

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