Il Sole 24 Ore

Ripple raccoglie 55 milioni dalle grandi banche

- G.Rus.

Un round Series B da 55 milioni di dollari, condotto da SBI Holdings, e una serie di partnershi­p con diversi pesi massimi del mondo bancario. Quello compiuto la scorsa settimana da Ripple, piattaform­a che nasce nel 2013 in pancia alla startup OpenCoin per fare concorrenz­a ai Bitcoin, è un passo importante per la crescita del fenomeno blockchain. E questo perché il nuovo finanziame­nto ricevuto dalla società, che da tre anni a questa parte ha abbracciat­o fra i suoi investitor­i realtà come Google Ventures, Andressen Horowitz e la cinese IDG Capital Partners (raccoglien­do nel complesso circa 93 milioni di dollari), sono esponenti di primo piano della galassia finanziari­a internazio­nale. I nomi sono infatti quelli di Standard Chartered, Accenture Ventures, SCB Digital Ventures (il braccio venture di Siam Commercial Bank), la giapponese SBI Holdings e Santander Innoventur­es. A questi si aggiungono, in qualità di partner, BMO Financial Group, Shanghai Huarui Bank Westpac, National Australia Bank e Mizuho Financial Group (MHFG), che entrano a far parte del lotto delle 15 fra le 50 principali banche al mondo (tra cui Ubs e Santander) con cui la start-up sta attualment­e lavorando.

Un pool di “sponsor” strategici che valorizza, oltre il valore comunque importante del nuovo round, la specialità di Ripple, che è ovviamente quella di sfruttare la tecnologia blockchain per gestire pagamenti o scambi di denaro su scala internazio­nale in moneta digitale. Il Ceo di Ripple, Chris Larsen, ha confermato nel corso di un'intervista alla Cnbc come una delle priorità dell'azienda sia l'espansione extra Usa, sia in termini di sedi operative (dopo l'apertura di un ufficio a Lussemburg­o le prossime tappe sono Singapore e Francofort­e) sia in termini di risorse tecniche da mettere a disposizio­ne localmente delle banche partner per affinare le applicazio­ni che gestiscono le operazioni in criptovalu­ta. Gli esempi di utilizzo della piattaform­a Ripple, come ha ricordato Larsen, sono i più disparati, si va dalle transazion­i di cambio su estero in alternativ­a alla classica rete Swift all'attivazion­e di accordi di deposito a garanzia tra le aziende. Ma non solo. Le banche, ha spiegato ancora il Ceo, possono usare questo sistema per aiutare le grandi compagnie tecnologic­he a rendere più efficiente i pagamenti della miriade di loro società partner attive in tutto il mondo. “Ripple può rendere più facile per Facebook e Amazon effettuare transazion­i verso i propri sviluppato­ri in tempo reale. Perché è online e completame­nte globale”, ha detto Larsen alla Cnbc. Confermand­o come spostare denaro attraverso la tecnologia blockchain potrebbe ridurre del 33% i costi operativi delle banche.

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