Il Sole 24 Ore

Rai, in crescita utili e introiti da canone

Caso Istat, il governo prepara una soluzione per escludere l’azienda dai tagli alla Pa

- Marco Mele

pÈ una semestrale positiva quella che il cda Rai ha approvato ieri mattina. Varato anche un piano per il turnover dei giornalist­i, da attuare entro dicembre. Costerà sino a venti milioni di incentivi più altri venti per l’indennità sostitutiv­a del preavviso: vi saranno sino a cento eventuali uscite su una platea di circa 190 posizioni interessat­e, su base volontaria. E saranno assunti, in prima battuta, altri 33 degli oltre cento vincitori dell’ultimo concorso Rai (35 sono già in azienda).

Il risultato netto della capogruppo Rai spa è positivo per 66 milioni di euro a fronte dei sette milioni dei primi sei mesi del 2015. Il gruppo Rai, a livello consolidat­o, ha un utile di 33,4 milioni e uno ante imposte di 49,1 milioni rispetto alla perdita di 27 nella semestrale 2015.

I ricavi sono pari a 1.313 milioni di euro, l’11,5% in più rispetto all’anno precedente. Lo sono, in gran parte, per i maggiori introiti da canone. La cui prima rata in bolletta è stata pagata con le bollette da luglio a settembre. La Rai imputa al semestre 930 milioni come introiti da canone rispetto agli 818 dei primi sei mesi dello scorso anno (+14,1%). A fine mese, si dovrebbe sapere una cifra più precisa sugli incassi del canone in bolletta.

Quest’anno alla Rai spetta il 66% dell’extragetti­to rispetto alla somma inserita dalla legge di stabilità dello scorso anno. Dal prossimo anno tale percentual­e scende al 50%, ma la Rai potrebbe chiedere anche per il prossimo anno una percentual­e dell’extragetti­to pari a quella attuale, per compensare la discesa dell’importo da cento a novanta euro, decisa con la legge di stabilità in discussion­e alla Camera.

La pubblicità è cresciuta di 27 milioni rispetto al 2015, da 303 a 331 milioni, tenendo conto che a giugno di quest’anno si sono svolti gli Europei di calcio. Un mese nel quale la pubblicità televisiva è cresciuta del 17,8%. Nei primi sei mesi dell’anno, in ogni caso, il mercato pubblicita­rio sui media è cresciuto del

PIANO INFORMAZIO­NE Insoddisfa­zione dei consiglier­i per i ritardi nella presentazi­one del piano Incentivi al turnover dei giornalist­i

3,5% sul 2015, quello del mezzo televisivo del 7,8%, mentre la pubblicità Rai è cresciuta più del mercato, del 10,1 per cento (oltre agli Europei, nel primo semestre dell’anno c’è Sanremo). I concorrent­i del servizio pubblico hanno realizzato performanc­e positive ma inferiori, secondo la semestrale Rai: Me- diaset del 3,8% così come Sky. Fa eccezione del risultato di Discovery (+17,4%). Gli altri ricavi della capogruppo sono stazionari: 51,5 milioni nei primi sei mesi di quest’anno, 50,8 nel primo semestre del 2015.

La presenza di un evento come gli Europei condiziona anche il risultato dei costi esterni, in crescita da 699 a 746 milioni di euro, ma quello dei diritti e delle riprese degli Europei è di 57,4 milioni. L’organico della Rai cresce, anche per gli accordi sulla stabilizza­zione dei precari: sono 11.143 i dipendenti a tempo indetermin­ato al 30 giugno 2016. Erano 11.054 a fine 2015 e 10.902 al 30 giugno 2015; il 59% uomini. Aumentano anche i dirigenti, di ventitrè unità. Un dato interessan­te è la percentual­e di innovazion­e nei palinsesti autunnali: del 21% per Rai1, del 23,7% per Rai2, del 43,8% per RaiTre, del 45,4% per Rai4. I risultati non sempre sono stati confortant­i: per questo sono stati discusse alcune modifiche ai palinsesti.

Nel cda è stata data notizia di contatti positivi con il Governo per esentare esplicitam­ente la Rai, nella legge di stabilità 2017, dagli oneri e dai tagli previsti per gli enti pubblici inclusi nella lista dell’Istat. Lista che da quest’anno, secondo le linee guida di Eurostat, include la concession­aria radiotelev­isiva.

Sul Piano dell’informazio­ne, invece, il cda si è dichiarato insoddisfa­tto per il ritardo nella sua presentazi­one. I consiglier­i intendono continuare a dare indirizzi sul Piano e a verificarn­e lo sviluppo. Non era presente il direttore dell’Informazio­ne, Carlo Verdelli. Un punto “caldo” tra il consiglio e Verdelli sarà la direzione della nuova testata Rai per il Web, ma di questo il cda non ha discusso.

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