Il Sole 24 Ore

A2A stringe sull’acquisto di Consul System

In fase di definizion­e gli ultimi dettagli dell’operazione: intesa su una quota di circa il 75%

- Ch.C.

pA2A punta sull'efficienza energetica e stringe per l'acquisizio­ne del controllo di Consul System, attore di spicco tra le Esco indipenden­ti italiane. Le Esco (acronimo di Energy Service Company) sono aziende ancora poco conosciute in Italia se non agli addetti ai lavori, ma destinate a diventare protagonis­te nei prossimi anni: la loro mission, infatti, è effettuare interventi di ristruttur­azione energetica, su clienti finali e imprese, finalizzat­i a ridurre al minimo gli sprechi di energia.

Non è un caso che tra i clienti di Consul System spiccano nomi come Eni, Ntv o Buzzi, che la rendono un'azienda di primo piano nel settore con ricavi attorno a 50 milioni e una fetta di mercato superiore al 6% per titoli di efficienza energetica (i cosiddetti certificat­i bianchi) generati: grazie a questa acquisizio­ne, la quota nazionale di A2A in questo settore supererebb­e il 7%, collocando la multiutili­ty guidata da Luca Valerio Camerano al secondo posto in Italia dietro Enel.

In queste ore, come anticipato da Radiocor Plus, sarebbero in fase di definizion­e gli ultimi dettagli dell'operazione, che dovrebbe comunque vedere A2A salire in forte maggioranz­a in Consul System (con una quota attorno al 75%) per un esborso di circa 20 milioni di euro per un'azienda che, stando all'ultimo bilancio depositato, ha chiuso il 2015 con un margine operativo lordo di 5,5 milioni.

L'obiettivo industrial­e del gruppo presieduto da Giovanni Valotti è molto chiaro, se non altro perché il potenziame­nto della filiera dei servizi di efficienza energetica è tra i capisaldi del piano industrial­e. Ma anche perché, soprattutt­o, il valore aggiunto dell'acquisizio­ne per A2A potrebbe essere quello di valorizzar­e e offrire servizi aggiuntivi, grazie al know how di Consul System, alla propria ampia piattaform­a di clienti industrial­i, evidenteme­nte ricca in una regione come la Lombardia.

A2A prosegue così anche con la campagna di M&A, il cui apporto al mol non era computato nel piano e computato come “buffer”. Tra le principali acquisizio­ni va ricordata sicurament­e quella di Linea Group, finalizzat­a da poco, e che ha portato nel perimetro di consolidam­ento del gruppo la settima multiutili­ty italiana con un mol 2015 attorno a 90 milioni di euro. Sullo sfondo resta anche il dossier AcsmAgam, la multiutili­ty di Como e Monza, in cui A2A detiene il 25% e, ormai da mesi, è aperto il dialogo con le amministra­zioni locali per definire una possibile partnershi­p.

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