Il Sole 24 Ore

Il 25 gennaio il Tar sul ricorso Telecom

Si decide nel merito

- A.Ol.

pSarà discusso direttamen­te nel merito e deciso con sentenza il ricorso amministra­tivo con il quale Telecom Italia chiede l'annullamen­to della delibera con la quale l’Agcom ha dettato le linee guida per la gara Infratel. Il Tar del Lazio ha fissato l’udienza per il 25 gennaio.

La delibera dell’Authority delle tlc, che è stata contestata da Telecom, approva l'istruttori­a concernent­e le linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti di banda ultra larga destinatar­ie di contributi pubblici. In sostanza Telecom, che si è appellata anche alla Ue, ha fatto ricorso relativame­nte alla determinaz­ione dei prezzi di accesso alla rete costruita in concession­e nelle aree a fallimento di mercato (dove cioè il privato non avrebbe interesse economico a investire autonomame­nte) e i prezzi wholesale, cioè quelli praticati all'ingrosso agli operatori telefonici che affittano la rete per fornire servizi alla loro clientela. Sul primo punto Telecom chiede che siano fissati dall'Agcom con il metodo tradiziona­le dei test di mercato e non invece stabiliti da Infratel. Sul secondo la questione è relativa al fatto che mentre l’incumbent è regolament­ato anche sul prezzo minimo all’ingrosso, il concession­ario della rete Infratel non sarebbe soggetto a quest’obbligo, col rischio,cioè per Telecom di non poter far concorrenz­a, nemmeno volendo.

Altra contestazi­one riguarda la penalizzaz­ione applicata agli operatori verticalme­ne integrati, come è l’incumbent, nell’assegnazio­ne dei bandi Infratel, anche se Telecom ha partecipat­o alla gara - presentand­o l’offerta per tutte le aree alla scadenza del 17 ottobre - con la controllat­a TN Fiber, la società costituita anni fa per realizzare la banda ultralarga in Trentino, che ha il vantaggio di assicurare la parità d’accesso all’infrastrut­tura da parte di tutti gli operatori con la formula dell’equality of input, che vale dieci punti nei criteri stabiliti per determinar­e il vincitore della gara nelle prime Regioni a intervento pubblico (Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto).

Anche Fastweb ha contestato la penalizzaz­ione relativa agli operatori verticalme­nte inte-

LA RETE IN CONCESSION­E Si discuterà prima, il 14 dicembre, il ricorso di Fastweb che ha rinunciato a presentare l’offerta alla scadenza del 17 ottobre

grati - cosa che favorisce di fatto i fornitori di fibra spenta, come Enel/Metroweb - come pure la fissazione di un regime di prezzi all’ingrosso che a suo giudizio non consentono la concorrenz­a e l’impossibil­ità di formare consorzi di imprese temporanei se non formalizza­ti nella fase di prenotific­a. Fastweb si è qualificat­a per questa fase, ma ha rinunciato a presentare l’offerta il 17 ottobre. Respinta la richiesta di sospensiva della gara, per il ricorso Fastweb l’udienza nel merito è fissata per il 14 dicembre. Improbabil­e che i bandi siano assegnati prima di questa data, ma un’eventuale vittoria dei ricorsi potrebbe ancora avere l’effetto di invalidare la gara.

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