La certificazione unica guarda al welfare aziendale
pIl welfare aziendale entra nella certificazione unica. È quanto emerso ieri durante riunione che si è tenuta presso la Direzione centrale gestione tributi dell’ agenzia delle Entrate per la presentazione del modello 770/2017 e della Certificazione unica a cui erano stati invitati tutti gli intermediari interessati.
Per monitorare il fenomeno del welfare aziendale, favorito dal Governo attraverso incentivi fiscali nella legge di Stabilità 2016 e nella legge di bilancio 2017 (dove si profila un ampliamento dei benefici), la certificazione unica si arricchirà di una serie di caselle per l’indicazione della tassazione agevolata dei premi di produttività e di risultato che godono di una tassazione sostitutiva del 10 per cento.
Un’altra novità riguarda l’intenzione dell’Agenzia di unificare in un unico modello 770 i due attuali modelli (ordinario e semplificato) lasciando, però, la possibilità di effettuare invii separati da parte dei professionisti. «Per concretizzare questo progetto - racconta il segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Sergio Giorgini - si dovrebbe aprire un tavolo di concertazione a gennaio 2017, ma la possibilità che già dal prossimo anno ci sia un unico modello 770, se la tempistica resta quella a cui siamo abituati, va esclusa».
Secondo Luigi Pessina, vice presidente della Fit - la Federazione italiana tributaristi che rappresenta Ancit, Ancot e Lait - il passaggio a un unico modello è certamente una buona notizia che va verso una vera semplificazione. «Il restyling fatto ora - aggiunge Pessina - è più che altro un riflesso delle modifiche di legge che rendono inutili una serie di caselle ora presenti, per esempio sono state eliminate tutte quelle relative alle compensazioni interne che dal 2016 non sono più possibili e devono transitare in F24».
Novità immediate sul modello 770 riguardano il quadro ST che sarà suddiviso in quattro sezioni e non più in tre: 1 sezione 1 per le poste destinate all’erario per lavoratori dipendenti e autonomi; 1 sezione 2 per il versamento delle addizionali regionali; 1 sezione 3 per versamenti relativi a redditi di capitale e rendite finanziare amministrate; 1 sezione 4 per le imposte sostitutive che prima confluivano so- lo nel 770 ordinario. Il quadro SV si snellisce perdendo tutti i righi relativi alle regioni. Al quadro SG viene aggiunto il rigo SG 24 in cui va riportata l’indicazione del credito di imposta sul valore dei contratti di assicurazione in caso di cessione di ramo d’azienda.
Tornando alla certificazione unica oltre all’inserimento delle caselle relative al welfare aziendale, ci saranno nuove caselle per: i redditi dei soci delle cooperative artigiane, le somme da partecipazione agli utili e le somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi.
Nell’incontro di ieri l’agenzia delle Entrate ha comunicato che dall’incrocio dei dati in suo possesso con le certificazioni c’è una corrispondenza superiore al 90%. «Questo significa - spiega Luigi Pessina della Fit - che tra le comunicazione delle aziende contenute nel 770 e le Cu c’è una rispondenza quasi totale, un risultato ottenuto grazie all’attività dei professionisti, degli operatori, delle software house a fronte di nessun tipo di riconoscimento. E mi riferisco - precisa Pessina - a un nostro maggior coinvolgimento e a un ascolto che ora si fatica a trovare» .
In tema di scadenze, su cui il consigliere nazionale dell’Int, Costantino Bianchi, ha chiesto certezze «per evitare la querelle della proroga a cui siamo abituati» ieri l’Agenzia ha confermato quelle per la «Cu» (28 febbraio) e per il 770 (31 luglio). Per la certificazione unica, però, si sta delineando uno slittamento al 31 marzo con il Dl fiscale varato dal Governo sabato scorso (si veda pagina 3) e per il 770 è stata ipotizzata un’anticipazione a maggio o a giugno nella più ampia revisione del calendario delle scadenze fiscali.