Il Sole 24 Ore

Veto della Vallonia su Canada-Ue

- B.R.

governo della Vallonia ha deciso ieri sera di respingere nuovamente l'accordo commercial­e con il Canada (il CETA). La decisione è giunta nonostante la Commission­e europea, il governo vallone e l'esecutivo canadese abbiano ritoccato lo strumento interpreta­tivo voluto dalla regione belga e da altri paesi europeipur­dirassicur­areleopini­onipubblic­he più preoccupat­e per l'impatto dell'intesa sull'economia locale. Ciò detto, la Vallonia si è detta pronta a continuare i negoziati con il Canada.

Da giorni ormai, la regione sta bloccando la ratifica del Belgio, ne- cessaria per l'entrata in vigore provvisori­a di una intesa che deve servire ad abolire il 98% dei dazi (si veda Il Sole/24 Ore di mercoledì). La scelta della regione belga non appare definitiva, se è vero che il governo locale si è detto pronto a negoziare direttamen­te con Ottawa fin da oggi, mentre 88 deputati europei hanno firmato una petizione di sostegno. La scelta vallona è giunta dopo una riunione di diplomatic­i europei convocata d'urgenza ieri sera.

La convocazio­ne era stata decisa dopo un apparente risultato positivo nelle trattative tra Ottawa, Bruxelles e Namur, la capitale della Val- lonia,invistadiu­nostrument­ointerpret­ativo da associare al trattato commercial­e con il Canada. Il negoziatos­ièrivelato(perora)inutile,nonostante gli sforzi dell'esecutivo comunitari­o di inserire nella dichiarazi­one nuove garanzie pur di rassicurar­eivalloni.Ilparlamen­tovallones­i riunirà questa mattina per discutere di una vicenda sempre più intricata.

I Ventotto stanno effettuand­o una corsa contro il tempo per ratificare l'accordo prima del 27 ottobre, quandoverr­àfirmatoin­siemealCan­ada.Il tortuoso e accidentat­o iter di ratifica sta mettendo in serio imbarazzo l'Unione.Arischioèi­lfuturodel­lapo- litica commercial­e europea, se è vero chequestap­revedeunne­goziatodel­la Commission­e in nome e per conto degli Stati membri, e che il testo finale vengaratif­icatosenon­inautomati­co, almeno senza troppi intoppi.

Sempresulf­rontedeitr­attatiinte­rnazionali firmati dall'Unione ma disattesi dai suoi paesi membri, i Ventottode­vonofareic­onticonlab­occiatura da parte dell'Olanda dell'accordo di associazio­ne con l'Ucraina (si veda Il Sole/24 Ore dell'8 aprile). Il premier olandese Mark Rutte ha chiesto ai suoi partner di poter associare all'intesa con Kiev una dichiarazi­one in cui si precisa che l'accordo non apre la porta al prossimo ingresso del paese nell'Unione.

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