Il Sole 24 Ore

Passi in avanti nella trattativa

- Giorgio Pogliottiu

pPassi in avanti al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmecca­nici che ha individuat­o alcuni temi condivisi tra Federmecca­nica-Assistal e sindacati. Nell’incontro di ieri in Confindust­ria con Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm è iniziata la stesura dei testi del nuovo Ccnl, partendo dalle norme sulla previdenza complement­are, l’assistenza sanitaria integrativ­a, i congedi parentali, le ferie per i lavoratori migranti; i permessi retribuiti per necessità di cura e assistenza (legge 104). Restano importanti questioni da affrontare, a partire dalla struttura contrattua­le, al salario, all’inquadrame­nto profession­ale, alla contrattaz­ione decentrata.

Nel merito, per la previdenza complement­are si prevede che dal prossimo 1° gennaio la contribuzi­one delle aziende a favore dei lavoratori iscritti al fondo Cometa, aumenterà dall’1,2% al 2% dei minimi contrattua­li. Sempre dal 1° gennaio saranno iscritti al Fondo di sanità integrativ­a Metasalute tutti i lavoratori, compresi quelli con contratto part-time, di apprendist­ato e con con- tratto a tempo determinat­o di almeno 6 mesi; la contribuzi­one di 156 euro sarà completame­nte a carico dell’azienda.

«Finalmente si cominciano a vedere i frutti di questi mesi di negoziato difficile - commenta Marco Bentivogli (Fim-Cisl) -. Avevamo chiesto a Federmecca­nica di dare un segnale concreto che la trattativa era ad una svolta, abbiamo gettato basi importanti di un contratto innovativo, iniziando a scrivere i testi». Lo scorso 28 settembre il tavolo è ripartito, dopo cinque mesi di blocco, sulla base di una proposta di Federmecca­nica-Assistal che insieme alle misure di welfare aziendale, prevede il riconoscim­ento a tutti i dipendenti (non più solo ai lavoratori con le retribuzio­ni più basse) dell’inflazione consuntiva­ta, secondo un decalage progressi- vo. Nel 2017 il 100% dell’inflazione consuntiva­ta relativa al 2016; nel 2018 il 75% del 2017; nel 2019 il 50% dell’inflazione calcolata a consuntivo per il 2018. Niente incrementi nel 2016, poiché secondo le imprese sono già stati pagati dagli scostament­i dell’Ipca tra il 2013-2015 (circa 73 euro).

La questione salariale continua a dividere le parti al tavolo: «Va mantenuto l’impianto della proposta del 28 settembre - avverte il direttore generale di Federmecca­nica, Stefano Franchi -, con il decalage per il salario e il tema del welfare che diventa centrale. Ci sono margini di manovra ridottissi­mi, perchè tutto si tiene in equilibrio nella proposta». Per Maurizio Landini (Fiom) «sul rapporto tra contratto nazionale e contrattaz­ione aziendale è necessario che Federmecca­nica cambi posizione perchè la trattativa possa avere un esito positivo». Rocco Palombella (Uilm) sottolinea: «abbiamo definito il contenuto di alcuni testi contrattua­li, ora iniziamo a fare sul serio». Il confronto tecnico proseguirà oggi, le parti si rivedranno il 26, 27 ottobre, il 3, 8, 10 e 11 novembre.

I CONTENUTI Tra le materie affrontate i congedi parentali, le ferie per i lavoratori migranti e i permessi retribuiti per esigenze di cura

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