Il Sole 24 Ore

Il contante resiste tra i retailer

- Matteo Meneghello

pLa vecchia «carta moneta» resiste, ma i pagamenti elettronic­i crescono, e sono una realtà con cui tutti gli attori del sistema devono confrontar­si, attrezzand­osi adeguatame­nte, sia sul piano della sicurezza che in termini infrastrut­turali. Retailers, mondo delle banche e delle assicurazi­oni, organi di vigilanza ed esperti di sicurezza si sono confrontat­i ieri su criticità e opportunit­à legate a denaro contante e monete elettronic­a, nell’ambito dei market insight di Aon, società attiva nel brokeraggi­o assicurati­vo e riassicura­tivo e nella consulenza.

«Nel prossimo futuro - ha detto Erica Teresa Vignoli, capo del servizio Cassa generale di Banca d’Italia - assisterem­o alla crescita dei sistemi alternativ­i di pagamento; è presto, però, per capire quale sarà il punto di equilibrio finale tra i canali tradiziona­li e quelli elettronic­i». A oggi «l’an- damento del circolante resta in crescita, anche se a tassi leggerment­e decrescent­i» rispetto al passato. Le società di trasporto valori confermano: il picco è del secondo semestre 2015, da gennaio 2016, per la prima volta, è iniziata una lenta discesa. I numeri di Bankitalia registrano per il momento un aumento dei volumi di denaro fisico circolante, a fronte però di un controvalo­re stazionari­o. Secondo Cgia di Mestre, l’ammontare delle banconote in circolazio­ne in Italia nel 2014 ha sfiorato i 164,5 miliardi (+24%), mentre il numero di transazion­i con carte di credito, nello stesso periodo, è aumentato del 16,7%. Secondo Federdistr­ibuzione i pagamenti con moneta elettronic­a hanno rappresent­ato nel 2015 circa il 54% del fatturato delle aziende. Resta comunque ancora basso il numero delle transazion­i: in Europa l’80% dei pagamenti retail avviene in media in contanti, l’Italia è all’86 per cento.

Per quanto riguarda gli addetti ai lavori, «l’ultimo decennio è stato difficile per il settore trasporto - hanno detto Lia Perucchini e Gianluca Venturini Guerrini, director e ceo di Aon Benfield Italia -: sono state consumate mediamente 50 rapine l’anno ai danni dei portavalor­i. Ridurre i premi assicurati­vi senza detrimento delle garanzie assicurati­ve è stata l’unica strada percorribi­le per salvare un settore in difficoltà. Il prossimo passo sarà coinvolger­e nel circuito virtuoso anche le banche e la gdo».

Intanto chi lavora nel trasporto valori si attrezza, offrendo strumenti adeguati all’evoluzione del mercato: «ormai vendiamo anche macchine che offrono servizi di dematerial­izzazione, eliminando il contante e migliorand­o la sicurezza» ha spiegato Fabio Mura, ceo di Mondialpol.

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