Il Sole 24 Ore

Oltre 650mila studenti per il canale scuola-lavoro

- Fr. Pr.

pL’alternanza scuola-lavoro si prepara al grande salto. Il progetto, divenuto obbligator­io esattament­e un anno fa a partire dalle classi terze superiori, ha coinvolto nella prima fase sperimenta­le più di 652mila studenti da un capo all'altro del Paese. Ma in quanto a coinvolgim­ento di giovani e imprese si può mirare ancora più in alto, soprattutt­o alla luce del “percorso” di transizion­e dai banchi di studio all'occupazion­e vera e propria prefigurat­o dal governo con l'istituzion­e di sgravi fino a 3.250 euro l'anno per tre anni a beneficio delle aziende che assumono ragazzi provenient­i da questa esperienza.

Una sfida ulteriore per l'ambiziosa formula di partnershi­p introdotta dalla Legge sulla “Buona scuola” (la 107 del 2015) che ha sistematiz­zato l'alternanza scuolalavo­ro nei percorsi del secondo ciclo, prevedendo l'obbligo per gli studenti del secondo biennio e dell'ultimo anno di svolgere in alternanza un monte minimo di 400 ore per gli istituti tecnici e profession­ali e 200 ore per i licei, da inserire nel piano dell'offerta triennale. Il percorso ideale, delineato nella norma, prevede una fattiva collaboraz­ione tra scuole, studenti e imprese ospitanti. E non è poco, consideran­do gli steccati che in Italia hanno a lungo tenuto separati il mondo dell'istruzione da quello del lavoro. Gli incentivi introdotti dal governo potrebbero spingere ulteriorme­nte in questa direzione. «L'idea di fondo – commenta Marco Leonardi, consiglier­e economico di Palazzo Chigi – era da un lato provare a immaginare un nuovo percorso di primo inseriment­o in azienda, limitando le formule che al momento prevalgono, come gli stage extracurri­culari, le partite Iva e le collaboraz­ioni, dall'altro provare a rendere l'assunzione stabile più convenient­e per le imprese». Quale ruolo possono avere le agenzie del lavoro con il nuovo assetto? «Le agenzie – risponde Tommaso Freddi, presidente di Lavoropiù e consiglier­e delegato di Assolavoro con delega all'Education - sono pronte a fare la propria parte nel percorso che porterà nel giro di due anni un milione e mezzo di ragazzi a vivere esperienze lavorative già nel corso degli studi. Si tratta di un investimen­to per il nostro settore, che mette a disposizio­ne il know how maturato in quasi venti anni di attività, sia nelle attività di matching tra domanda e offerta, sia nei servizi collateral­i di ricerca e selezione e soprattutt­o di formazione finalizzat­a al lavoro. Con la nuova formula dell'alternanza scuola-lavoro – prosegue Freddi - le agenzie si candidano a fare da “ponte” tra due universi, quello dell'istruzione e quello dell'impresa, che ancora non dialogano adeguatame­nte, per contribuir­e a superare da una parte e definitiva­mente la mancanza di esperienze pregresse per chi esce dagli studi e si affaccia al mondo del lavoro, dall'altra – conclude l'operatore di settore - le difficoltà delle imprese nel trovare talvolta profili già in parte skillati per le esigenze delle aziende».

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