Andaf: «Per la ripresa servono investimenti»
Per il presidente dell’associazione Mannozzi oggi pesano le incertezze normativa e politica
p «I bassi tassi di interesse stanno aiutando le imprese a finanziarsi, ma quello che manca sono gli investimenti, indispensabili in questa fase per la ripresa dell’economia». Roberto Mannozzi presidente di Andaf (Associazione nazionale dei direttori amministrativi e finanziari) e direttore centrale amministrazione delle FS mette in guardia sulla facile euforia nell’attuale contesto favorevole: «C’è una oggettiva difficoltà a definire scelte strategiche di investimento in un contesto di incer- tezza normativa e politica in particolare a livello internazionale».
Le elezioni negli Stati Uniti e il referendum costituzionale in Italia contribuiscono a creare un clima di incertezza non favorevole agli investitori. Alla vigilia dell’avvio del XXXIX Congresso Nazio- nale dell’Associazione che rappresenta 1.700 soci tra cui numerosi Cfo di società italiane, il neo presidente fa il punto di un contesto economico in cui si fa ancora fatica a cogliere segnali di ripresa stabili, una incertezza che non permette alle imprese «di poter programmare nel medio-lungo termine i propri investimenti e le scelte strategiche di business, le quali devono essere misurate e inserite in un contesto di reale cambiamento e sviluppo duraturo, con strategie chiare a ogni livello».
Un contesto ancora difficile come mostrano i dati sui depositi delle imprese presso il sistema bancario ancora in rialzo. I tassi di interesse ai minimi, il basso costo del petrolio e delle materie prime sono fattori esogeni favorevoli che aiutano «ma se non si coglie l’occasione gli effetti rischiano di disperdersi senza ottenere i vantaggi di cui abbiamo bisogno». Preoccupazioni che si affiancano al rischio di un sistema paese che ancora non aiuta come ci si potrebbe aspettare dal fisco, alla competizione internazionale, al sistema delle piccole e medie imprese che in questi anni di crisi hanno sofferto la recessione economica.
Mannozzi ha ricordato gli in- terventi a sostegno delle Pmi, il ruolo di Borsa Italiana per avvicinare le imprese ad adottare una impostazione manageriale «I pericoli - ha aggiunto Mannozzi - non sono ancora del tutto superati. È necessario pertanto stabilire un patto in cui ognuno, istituzioni incluse, faccia la sua parte».
A questi segnali di incertezza si è aggiunta da qualche mese anche la variabile Brexit che rischia di colpire parte delle imprese che hanno rapporti commerciali con la Gran Bretagna. Il congresso che si svolge oggi e domani a Taormina sarà anche l’occasione per parlare oltre ché delle condizioni per avviare la ripresa, anche di economia digitale e di come cambia l’organizzazione delle aziende, di formazione e di come evolve il business reporting.
CONGRESSO Al via il XXXIX Congresso nazionale dell’associazione che rappresenta 1700 tra Cfo e direttori amministrativi e finanziari