Private banking. Nuovi player
Lombard Odier punta a 2 miliardi in cinque anni
pLombard Odier ha una storia che viene da molto lontano: la maison è stata fondata nel lontano 1796 a Ginevra ed ha alla guida Patrick Odier come senior managing, membro della settima generazione. E dell’indipendenza ha fatto il suo punto di forza nel mondo del private banking. Da anni presente in Italia nel campo dell’asset management, ora vuole conquistare quegli imprenditori italiani in cerca di banker capaci, in particolare soggetti di alto spending con portafogli non al di sotto di due milioni di euro in cerca di soluzioni innovative ma anche di un intermediario solido (è tra le banche meglio capitalizzate al mondo con un tier1 del 27,8%).
L’iniziativa rientra nella strategia di crescita in Europa che ha portato la banca svizzera ad aprire sedi a Parigi, Bruxelles, Londra, Madrid, Amsterdam e Lussemburgo. Nel mondo il gruppo ha 26 uffici e il patrimonio totale dei suoi clienti ammonta a 206 miliardi di euro. «Siamo molto ottimisti sull’Italia e sul nostro posizionamento, Lombard Odier è sempre stata affascinata dalla piccola e media industria italiana», ha spiegato Marc Lopez, group managing director «puntiamo all’innovazione con una piattaforma tecnologica tra le più avanzate e nell’approccio di lungo termine». In Italia la nuova struttura sarà guidata da Massimiliano Sorbi che vuole sviluppare un team di 15 persone a Milano in cinque anni. «Prevediamo anche l’inserimento di 4-5 professionisti molto esperti con un contratto di agenzia in zone chiave del Paese. La nostra non è una campagna di reclutamento spinta ma vogliamo creare con calma una squadra di alto livello» ha spiegato Sorbi.