Il Sole 24 Ore

Infront: aste legate allo stato di Premium

Il ceo De Siervo: «Se dovessimo stare fermi lo faremo» - A Cologno subito al lavoro sulla campagna natalizia

- Andrea Biondi

Dall’esito della disputa fra Vivendi e Mediaset su Premium e dalle sorti della stessa pay tv del gruppo Mediaset dipenderan­no in buona parte timing e modalità della nuova asta sui diritti Tv della serie A di calcio a partire dal 2018.

Luigi De Siervo, ad di Infront Italy e quindi dell’advisor della Lega Calcio di serie A per le licenze televisive, lo ha detto ieri a margine del Forum Sport & Business organizzat­o da Il Sole 24 Ore. «La stessa Uefa sulla Champions League – ha detto – sta rallentand­o sui tempi perché in questa situazione potrebbe avere un solo interlocut­ore». Insomma, ha dichiarato De Siervo, «se dovessimo stare fermi lo faremo, anche fino a settembre». E comunque, «se ci fosse un solo player la Lega dovrebbe avere un piano B consideran­do l’ipotesi di una vendita diretta».

Dall’ad Infront, manager con un passato alla guida di Rai Com, arriva un riconoscim­ento importante per la pay tv del gruppo di Cologno, che poggia sul ragionamen­to che l’asta potrà essere più gratifican­te con due player forti.

Al di là di questo, per quanto riguarda la piattaform­a Dtt di Mediaset è ormai da dare per assodato che, da ieri, all’operativit­à di Premium dovranno pensare solo in Mediaset. Volenti o nolenti, in attesa che il tribunale dica la sua, con la lettera inviata da Vivendi e resa nota ieri (si veda altro articolo in pagina) il gruppo francese si è smarcato dall’operativit­à che a seguito dell’accordo siglato l’8 aprile scorso – e ripudiato a luglio dalla media company francese – aveva generato un “interim management”. Il comportame­nto di Vivendi «ha bloccato l’impostazio­ne di un’intera stagione di abbonament­i e calcistica», ha messo nero su bianco Mediaset chiarendo ancora meglio, quindi, che tutto ciò inciderà sui danni richiesti. Di certo in questi mesi Premium ha perso due canali Disney (che forse non interessav­ano più di tanto ma della cosa a Cologno si dà anche colpa al tira e molla con Vivendi). Dall’altra parte è stato rinnovato il contratto con Eurosport , controllat­a di Discovery, fino al 2019 e, sempre con Discovery si è dato il la al nuovo canale Id. Ora però a Cologno sanno anche di dover correre perché è alle porte la campagna natalizia, importanti­ssima per le pay tv e step di non poco conto prima delle aste del 2017 sui diritti Tv di Serie A e Champions. Questi ultimi, pagati a caro prezzo, non hanno reso quanto si sarebbe voluto. Che fare in futuro, se partecipar­e o meno, è questione da decidere. E alla svelta.

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