Iva, sanzioni su misura per l’invio dei dati
pPrende forma anche l’apparato sanzionatorio per le nuove comunicazioni trimestrali dei dati Iva. Ci sarà, infatti, una penalità ad hoc per questo adempimento, che ha l’obiettivo di ridurre il fenomeno del mancato versamento dell’imposta sul valore aggiunto: un fenomeno che è arrivato a toccare quota 10 miliardi. Le sanzioni applicate saranno di 25 euro per ogni mancata comunicazione di fattura con un tetto massimo che potrà arrivare a toccare i 25mila euro.
L’adempimento al debutto dal 2017 riguarderà i dati di tutte le fatture emesse e ricevute (necessarie per individuare chi emette falsi documenti fiscali) ma anche le informazioni relative all’Iva a credito e di quella a debito ripartite per le aliquote (4, 5, 10 e 22%).
Così l’agenzia delle Entrate potrà individuare in tempo reale eventuali mancati pagamenti da parte di chi ha comunque inviato la comunicazione trimestrale. Poi nei 15 giorni successivi il contribuente riceverà una lettera di compliance con cui l’ufficio dell’Agenzia lo inviterà a chiarire la sua posizione e a saldare l’eventuale debito.
L’introduzione del nuovo obbligo di comunicazione sarà controbilanciato dall’introduzione di un credito d’imposta: 100 euro per l’adeguamento tecnologico necessario all’invio dei dati e 50 per l’invio delle fatture. Un modo per cercare di ridurre gli oneri di da adempimento che verrebbero a gravare sui contribuenti interessati.