Terna presenta con F2i offerta per il 24% di Admie
Ieri le proposte vincolanti sul 24% della rete di trasmissione elettrica Closing dell’operazione previsto nel primo trimestre del 2017
pTerna prova a mettere le mani, in tandem con F2i, sul 24% di Admie, l’operatore greco per la trasmissione di energia che il governo di Alexis Tsipras ha inserito nel piano di privatizzazioni chiesto da Bruxelles. Ieri, ultimo giorno per il deposito delle offerte vincolanti, la società guidata da Matteo Del Fante ha presentato la sua proposta a valle di una articolata due diligence che è andata avanti fino all’ultimo minuto utile. Anche perché, prima di mettere in campo l’ultimo tassello, la spa dell’alta tensione ha voluto ricevere le necessarie rassicurazioni su un aspetto cruciale nella partita, vale a dire l’assetto finale del quadro regolatorio ellenico su cui è in corso, ormai da tempo, una revisione da parte dell’Authority greca per l’energia (Rae).
La gara si avvia dunque alle battute finali dopo i numerosi rinvii che hanno contraddistinto la cessione. Già il governo Samaras aveva infatti provato, nel 2014, ad avviare una privatizzazione parziale dell’azienda che gestisce ol- tre 11mila chilometri di linee elettriche in tutto il paese. Ma la vendita di un pacchetto del 66% era naufragata sul nascere bloccando di fatto anche il tentativo dell’allora primo ministro ellenico di sbloccare altresì gli investimenti necessari per interconnettere le isole (Cicladi e Creta). Un dossier, quest’ultimo, strettamente collegato alla cessione visto che chi entrerà nel capitale di Admie dovrà condurre a traguardo anche questo progetto, su cui quell’esecutivo aveva tentato comunque di compiere qualche piccolo passo avanti. In particolare, già nel 2014, erano stati firmati i contratti, per complessivi 240 milioni di euro, tra Admie e il consorzio appaltante (che includeva anche l’italiana Prysmian) per far partire il primo tassello, quello relativo alle Cicladi, sul collegamento tra Syros, Tinos, Mykonos e Paros nell’Egeo e Lavrion sulla terraferma. Quanto all’altro fronte, quello su Creta, Samaras aveva cominciato a lavorare pe provare a recuperare le risorse (circa 800 milioni) necessarie a garantire l’interconnessione con l’isola. Ma i due versanti si sono poi bloccati per via delle diverse crisi politiche che hanno caratterizzato la storia recente del paese. Che ora tenta di superare le residue resistenze, soprattutto sul fronte sindacale che ha sempre gridato al rischio svendita, portando al capolinea la cessione. Il cui valore dovrebbe aggirarsi, stando alle stime sull’equity value dell’operatore greco, sui 200 milioni di euro.
La tabella di marcia, sempre che non si registrino altri slittamenti - la stessa deadline per la presentazione delle offerte vincolanti è stata rinviata diverse volte - è molto stringente e rimanda al cronoprogramma approvato nei mesi scorsi dal parlamento greco dietro le pressioni di Bruxelles che vuole vedere un significativo segnale nel piano di privatizzazioni concordato con il governo di Atene. Secondo questo calendario, dunque, la scelta dell’acquirente dovrebbe avvenire entro fine ottobre con il closing previsto nel primo trimestre del 2017. A questo punto, però, è probabile che l’individuazione del futuro socio possa slittare di qualche giorno per consentire alla controllante di Admie, Pcc (Public Power Corporation, il cui 51% è in mano allo Stato), di valutare con attenzione le due proposte: oltre all’asse composto da Terna e F2i, che gareggiano con un consorzio paritario, c’è in corsa anche State Grid International Development of Hong Kong, braccio di State Grid Corporation of China, azionista di Cdp Reti, il veicolo di Cassa che ha in pancia Snam e Terna, mentre la francese Rte (Réseau de transport d’électricité) si sarebbe tirata indietro.
TITOLI IN SCADENZA NEI PROSSIMI MESI
LA COMPETIZIONE In campo anche State Grid International Development of Hong Kong, mentre la francese Rte si sarebbe ritirata dalla corsa