Il Sole 24 Ore

Volksbank diventa Spa a fine novembre

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pIl Consiglio di amministra­zione di Banca Popolare - Volksbank ha approvato la relazione degli amministra­tori sulla trasformaz­ione in società per azioni e la convocazio­ne dell’assemblea di trasformaz­ione per il 26 novembre in seconda convocazio­ne.

La riforma delle banche popolari varata dal governo prevede che tutte quelle con attivo superiore agli otto miliardi di euro devono trasformar­si, entro il 2016, in una società per azioni e anche la Volksbank è interessat­a da questa trasformaz­ione, visto l’attivo dell’esercizio 2015 pari a 8,7 miliardi di euro. sera, ieri ha ribadito che «è una vicenda che riguarda il Monte dei Paschi di Siena e il presidente del Consiglio non vi interviene, a maggior ragione a mercati aperti». Certo è che il parere del Tesoro, oggi principale azionista del Monte con circa il 4%, non sarà secondario rispetto all’approvazio­ne del piano, la cui discussion­e è in calendario per lunedì, e alla formazione del quorum nell’assemblea che sempre dopodomani sarà convocata per il 24 novembre: lo slittament­o di qualche giorno ha consentito agli uffici della banca di formulare un mandato particolar­mente ampio da sottoporre ai soci, che dunque consentirà di individuar­e solo strada facendo le esatte modalità dell’aumento (e l’importo) che si terrà entro la fine dell’anno.

Oltre al piano industrial­e messo a punto da Marco Morelli e alla convocazio­ne dell’assemblea, lunedì - novità di ieri - sul tavolo del consiglio finirà anche il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016, anticipand­o così di qualche giorno l’ok ai conti rispetto alla data prefissata inizialmen­te (28 ottobre). Una scelta di buon senso: i dati al terzo trimestre costituira­nno una parte importante delle informazio­ni che la banca offrirà al mercato e inserirà nel prospetto dell’aumento. Gli analisti per il terzo trimestre si attendono una perdita netta di 36 milioni, mentre nei primi nove mesi dell’anno è atteso un utile quasi dimezzato dai 585 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 266 milioni; in attesa dei maxi accantonam­enti legati alla cartolariz­zazione, che arriverann­o nel quarto trimestre, al 30 settembre si prevedono rettifiche di poco superiori al miliardo, dunque in calo sugli 1,4 miliardi dei primi novnove mesi 2015.

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