Il Sole 24 Ore

Come muoversi sui BTp Italia 2024

La break even inflation dell’ultimo titolo è allo 0,7% Possibili arbitraggi in Borsa

- Andrea Gennai

Terminato il collocamen­to del decimo BTp Italia ottobre 2024 (il bond indicizzat­o all’inflazione italiana) e per i risparmiat­ori è tempo di capire come muoversi. Chi ha investito è opportuno che tenga il titolo fino a scadenza? Chi non ha BTp Italia in portafogli­o è e vuol entrare è meglio che punti sulla nuova emissione o su quella dell’aprile scorso? Quesiti non semplici. Complessiv­amente il collocamen­to è stato positi- vo, ma certamente non entusiasma­nte per il retail. A livello di investitor­i privati sono stati collocati titoli per 2,2 miliardi mentre contro i 4,2 miliardi dello scorso aprile. Tra gli istituzion­ali sono stati collocati 3 miliardi (accolto il 90% delle richieste) da 3,8 miliardi.

Sarà stata la cedola reale a prima vista risicata pari allo 0,35% (confermata anche in sede definitiva) a influire sugli orientamen­ti del retail. Sono lontani i tempi di quattro anni fa quando il tasso minimo reale garantito superava abbondante­mente il 3%, ma anche l’inflazione non scherzava. Il piccolo risparmiat­ore non è abibuato a fare troppi calcoli, in termini di rendimenti real e rimane colpito dall’appeal o meno della sola cedola. Secondo AdviseOnly, infatti, «il rendimento reale minimo di questo BTp Italia poi non è da buttar via, vivendo in un’epoca di rendimenti reali negativi».

Il BTp nominale, con la scadenza più vicina a quella del BTp Italia ottobre 2024, rende circa l’1,1%. Questo significa che solo con un’inflazione superiore allo 0,7% medio annuo il titolo indicizzat­o sarà più competitiv­o. L’indice Foi, a cui è agganciato, si muove intorno allo zero negli ultimi mesi anche se l’indicatore implicito evidenzia un risveglio significat­ivo a partire dal prossimo anno. Serve indubbiame­nte una ripresa dei prezzi più corposa.

Cosa fare dunque? Per l’ufficio studi Marzotto Sim « consideran­do che il BTp Italia 2024 sarebbe dovuto uscire a un prezzo con uno sconto di 0,80 centesimi rispetto all’emissione di aprile, uscendo invece a 100 e visto il minore interesse dimostrato dai sottoscrit­tori e la fase interlocut­oria circa la continuazi­one del Qe non è escluso che nella fase iniziale il titolo possa soffrire di una fase di debolezza». Il bonus una tantum di chi porta il titolo a scadenza, pari allo 0,4%, diventa interessan­te con rendimenti così bassi e quindi mai come in questo caso lo strumento si adatta al cassettist­a. Lunedì, al primo giorno di quotazioni, gli arbitraggi dovrebbero armonizzar­e i due BTp Italia 2024 (quello di aprile debuttò con una cedolare reale dello 0,4%) e quindi per chi vuol entrare su uno dei due strumenti non ci dovrebbero essere sostanzial­i differenze.

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