Come muoversi sui BTp Italia 2024
La break even inflation dell’ultimo titolo è allo 0,7% Possibili arbitraggi in Borsa
Terminato il collocamento del decimo BTp Italia ottobre 2024 (il bond indicizzato all’inflazione italiana) e per i risparmiatori è tempo di capire come muoversi. Chi ha investito è opportuno che tenga il titolo fino a scadenza? Chi non ha BTp Italia in portafoglio è e vuol entrare è meglio che punti sulla nuova emissione o su quella dell’aprile scorso? Quesiti non semplici. Complessivamente il collocamento è stato positi- vo, ma certamente non entusiasmante per il retail. A livello di investitori privati sono stati collocati titoli per 2,2 miliardi mentre contro i 4,2 miliardi dello scorso aprile. Tra gli istituzionali sono stati collocati 3 miliardi (accolto il 90% delle richieste) da 3,8 miliardi.
Sarà stata la cedola reale a prima vista risicata pari allo 0,35% (confermata anche in sede definitiva) a influire sugli orientamenti del retail. Sono lontani i tempi di quattro anni fa quando il tasso minimo reale garantito superava abbondantemente il 3%, ma anche l’inflazione non scherzava. Il piccolo risparmiatore non è abibuato a fare troppi calcoli, in termini di rendimenti real e rimane colpito dall’appeal o meno della sola cedola. Secondo AdviseOnly, infatti, «il rendimento reale minimo di questo BTp Italia poi non è da buttar via, vivendo in un’epoca di rendimenti reali negativi».
Il BTp nominale, con la scadenza più vicina a quella del BTp Italia ottobre 2024, rende circa l’1,1%. Questo significa che solo con un’inflazione superiore allo 0,7% medio annuo il titolo indicizzato sarà più competitivo. L’indice Foi, a cui è agganciato, si muove intorno allo zero negli ultimi mesi anche se l’indicatore implicito evidenzia un risveglio significativo a partire dal prossimo anno. Serve indubbiamente una ripresa dei prezzi più corposa.
Cosa fare dunque? Per l’ufficio studi Marzotto Sim « considerando che il BTp Italia 2024 sarebbe dovuto uscire a un prezzo con uno sconto di 0,80 centesimi rispetto all’emissione di aprile, uscendo invece a 100 e visto il minore interesse dimostrato dai sottoscrittori e la fase interlocutoria circa la continuazione del Qe non è escluso che nella fase iniziale il titolo possa soffrire di una fase di debolezza». Il bonus una tantum di chi porta il titolo a scadenza, pari allo 0,4%, diventa interessante con rendimenti così bassi e quindi mai come in questo caso lo strumento si adatta al cassettista. Lunedì, al primo giorno di quotazioni, gli arbitraggi dovrebbero armonizzare i due BTp Italia 2024 (quello di aprile debuttò con una cedolare reale dello 0,4%) e quindi per chi vuol entrare su uno dei due strumenti non ci dovrebbero essere sostanziali differenze.