Anche i Nobel sono vittime del bail in
Ancor prima della sua entrata in vigore a gennaio scorso, il bail in ha fatto vittime tra i risparmiatori. Ad esempio tra i clienti delle quattro banche “salvate” il 22 novembre 2015. Si trattava per lo più di risparmiatori poco sofisticati, non sufficientemente informati e traditi dalle banche che in molti casi li hanno spinti a sottoscrivere prodotti a rischio di bail in. Meno noto ma significativo è che tra le vittime del bail in vi sono anche persone che non ci si aspetterebbe. Un caso di scuola è quello di Chris Pissarides che ha perso una parte cospicua dei soldi che aveva accantonato per la pensione. Pissarides è professore di economia alla London School of Economics, già Sir e premio Nobel per l’Economia nel 2010. È cipriota e pensava di tornare nella sua isola. Per questo aveva trasferito una parte rilevante dei suoi risparmi in un deposito nella Bank of Cyprus, la più grossa banca commerciale di Cipro. Con la crisi finanziaria, il salvataggio del Paese ha comportato la chiusura della seconda più grossa banca di Cipro e la perdita dei depositi superiori ai 100mila euro (la soglia per la copertura dell’assicurazione sui depositi), come richiede la normativa sul bail in, colpendo i risparmi di Pissarides. Questa vicenda è interessante perché se ne possono trarre almeno tre lezioni. La prima: l’errore commesso da Pissarides è di non aver diversificato. Ci sono strumenti esenti dal bail in, come le obbligazioni corporate; se esiste un rischio di bail in lo si può attutire non mettendo tutto in strumenti emessi dalla banca. La seconda lezione, anche un Nobel può commettere errori. In questo caso ha commesso l’errore più diffuso: mettere tutti i risparmi nello stesso strumento. Trattandosi di un Nobel per l’economia l’errore non nasce dal fatto che non capisce i benefici della diversificazione e i rischi di non diversificare, ma dal non essere informato della nuova normativa e dei (nuovi) rischi che essa comporta. La terza lezione è che se del bail in era mal informato un Nobel per l’Economia figurarsi i risparmiatori normali.