Il Sole 24 Ore

Moody’s calcola l’effetto clima sulle utility

Per l’agenzia di rating cambierà valutazion­e sul merito di credito

- — V. D’A.

« La carbon transition porta rischi e opportunit­à » : è il titolo del report dell’agenzia di rating Moody’s, documento diffuso mercoledì 19 ottobre relativo alle conseguenz­e del fenomeno “decarboniz­zazione”. Gli effetti dell’accordo internazio­nale Cop21 siglato in dicembre a Parigi, e ratificato tra gli altri da Usa e Cina, sta dunque entrando in modo deciso nei dossier di analisti e strategist. Il contenimen­to nei 2 gradi centigradi del riscaldame­nto globale ( da qui al 2050) avrà chiare ricadute su valutazion­i e prezzi. Moody’s è tra coloro che cominciano a fare il punto sui alcuni settori: infatti quello pubblicato mercoledì è soltanto il primo di una serie di report sulle conseguenz­e della decarboniz­zazione.

messaggio chiaro

A differenza della diplomazia usata nel titolo del report, Moody’s non va troppo per il sottile nel primo capoverso del documento: « Le aziende che vendono energia e servizi in mercati competitiv­i ( quindi utility non regolament­ate e compagnie energetich­e, tanto quanto i progetti di generazion­e di energia senza contratti di lungo termine) sono probabilme­nte di fronte a un aumento della pressione dovuta al cambio di regole e di tecnologia associato alla decarboniz­zazione». Chi invece sarà valorizzat­o da questa situazione? « Chi produce energia in modo efficiente e flessibile ( mix di fossili e rinnovabil­i, ndr) e soprattutt­o le utility specializz­ate in rinnovabil­i » . Siamo dunque alle soglie di un cambio epocale anche in termini di valutazion­i ( c’è in vista un repricing?).

l’intervento della politica

Ecco allora, il suggerimen­to di Moody’s ai politici: intervenit­e per rendere quanto più soft possibile la transizion­e. Come? «L’impatto sul credito dipenderà da velocità e chiarezza dei cambiament­i decisi dalla politica — si legge nel report di Moody’s —. In aggiunta, è possibile che le linee di condotte politi- che i n alcuni mercati possano comprender­e misure di supporto o di flessibili­tà che consentano una più facile transizion­e per i produttori di energia». Quindi i legislator­i dovranno analizzare bene le singole situazioni anche perché una eccessiva rapidità nella decarboniz­zazione potrebbe provocare un pesantissi­mo impatto sul merito di credito delle aziende. Comunque il cambiament­o è in atto, fa ben capire Moody’s, ed è importante che tutti gli attori ne prendano atto specialmen­te i n prospettiv­a futura.

alti prezzi

Un alto prezzo del carbone, raggiunto via tasse o in altro modo ( certificat­i verdi per esempio) « ridurrà la profittabi­lità di chi produce energia ad alta intensità di emissioni» di Co2. Conseguenz­a? Lo spiega Graham Taylor, senior analist di Moody’s, fra gli autori del report analizzato: « Queste tendenze hanno già avuto un impatto concreto sulla qualità del credito di alcune utility , in particolar­e in Europa » . Appunto.

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