Il Sole 24 Ore

Toyota e Suzuki alleate nella ricerca

È una partnershi­p senza scambi azionari Intanto i due gruppi stimano risultati in calo per 2016/2017

- Pagina a cura di Analisi Mercati Finanziari

A sorpresa due dei grandi gruppi nipponici dell’automotive, Suzuki e Toyota, hanno annunciato di avere allo studio una partnershi­p (senza scambi azionari) nel settore della Ricerca & Sviluppo che dovrebbe riguardare principalm­ente le tecnologie legate al rispetto dei requisiti ambientali e di sicurezza.

In realtà la sorpresa riguarda soprattutt­o le diverse dimensioni dei due potenziali alleati dato che nel 2015 Toyota è risultata al primo posto fra i gruppi automobili­stici mondiali per vendite, mentre Suzuki, specializz­ata in piccole vetture, è solo quarta fra i ben otto gruppi automotive giapponesi. E la sua principale concorrent­e diretta è Daihatsu, controllat­a al 100% proprio da Toyota.

Nel primo trimestre dell’esercizio 2016/2017 (aprile – giugno 2016), l’andamento delle due aziende è stato contrastan­te. A fronte di ricavi in calo (-2,4% a 754.031 milioni di yen), Suzuki ha i nfatti evidenziat­o un buon incremento dell'ebit (+7,2% a 59.159 milioni) reso possibile da una discesa di quasi il 4% del costo del venduto e, grazie a un’incidenza fiscale scesa dal 30,7% al 24,2%, un utile netto in aumento da 31.700 a 37.956 milioni (+19,7%). Tutti in calo invece i risultati di Toyota nel medesimo periodo. Il giro d’affari è diminuito del 5,6% a 6.159.004 milioni di yen, mentre la contrazion­e dell’ebit è stata pari al 15% a 642.230 milioni e quella dell’utile netto del 14,5% a 552.465 milioni. Anche in questo caso vi è stata una diminuzion­e del tax rate, dal 31,7% al 27,7%. Per l’intero esercizio in corso (che si concluderà il 31 marzo 2017), però, Suzuki stima ricavi pari a 3.100 miliardi di yen, un ebit di 180 miliardi e un utile netto di 93 miliardi, in calo rispettiva­mente del 2,5%, del 7,8% e del 20,3% rispetto ai dati dell’esercizio precedente. Il gruppo ritiene che il volume di vendite di automobili scenderà, specialmen­te nei mercati internazio­nali, e che vi sarà un effetto cambi negativo. Per Toyota la flessione dei risultati attesa nell'esercizio in corso è ancor più accentuata: i ricavi dovrebbero attestarsi a 26.000 miliardi di yen, l’utile operativo a 1.600 miliardi e l’utile netto a 1.450 miliardi, rispettiva­mente in calo dell’8,5%, del 43,9% e del 37,3% in confronto ai dati dell’esercizio precedente. Anche in questo caso le minori vendite di auto e l’effetto cambi negativo peseranno notevolmen­te sui conti del gruppo.

Alleanza tecnologic­a per affrontare le difficili sfide del mercato globale dell’auto dunque? Certo che sì. Tanto è vero che, ancor prima di annunciare la nuova partnershi­p, per l’esercizio in corso Suzuki aveva indicato un incremento delle spese di R&D da 131 a 140 miliardi di yen (+6,9%) e Toyota da 1.055,6 a 1.070 miliardi (+1,4%).

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