Il Sole 24 Ore

I primi migranti lasciano Calais: al via gli sgomberi della «Giungla» In Italia 153mila sbarchi nel 2016

- Manuela Perrone

Ha preso il via ieri lo sgombero della “Giungla” di Calais, la bidonville più grande d’Europa, da dove sono stati evacuati circa 2.300 migranti accampati lì da mesi e in attesa di attraversa­re la Manica. In Italia intanto, dove quest’anno si sono già registrati 153mila arrivi, ci si avvia a superare il record del 2014 (170mila).

Mentre la Francia procede allo sgombero della giungla di Calais, l’Italia si avvia a chiudere il 2016 superando il record di 170mila migranti sbarcati raggiunto due anni fa. Secondo i dati del Viminale, a ieri gli stranieri arrivati nel nostro Paese sono 153.450, il 9,83% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Un macigno per un sistema di accoglienz­a senza ossigeno, perché i ricollocam­enti sono al palo: appena 1.318 i migrati spostati fin qui dall’Italia negli altri Stati Ue, a fronte dei 39mila in due anni previsti dal piano europeo varato nel 2015. Un flop, che il ministero dell’Interno continua a deprecare.

Complice il clima mite, gli arrivi si sono impennati con i 4.270 soccorsi avvenuti tra domenica e lunedì. Migliaia le operazioni in mare coordinate dalla centrale opera- tiva di Roma della Guardia costiera. Al largo della Libia ieri sono state salvate 2.200 persone e recuperati altri 16 cadaveri, che si aggiungono ai 26 della scorsa settimana. A Palermo ha attraccato la nave norvegese Siem Pilot con a bordo 1.150 persone e 17 salme, tra cui alcuni bambini. La procura ha aperto un’indagine. Altre 857 persone sono sbarcate a Messina, 650 a Pozzallo, 358 a Crotone, 548 a Trapani, 95 sono stati soccorsi vicino a Santa Maria di Leuca (Lecce). Altre due navi sono attese a Corigliano Calabro e Taranto.

Il ministro Angelino Alfano, che ieri a Napoli ha presieduto una riunione tecnica in prefettura, si è augurato che il flusso «cali con l’arrivo dell’inverno». Ma è l’accoglienz­a che preoccupa: si è passati dai 22.118 migranti accolti nel 2013 ai 166.921 presenti ieri. Quasi 130mila sono nelle strutture temporanee, 22.971 nei posti Sprar (il Sistema di protezione per richiedent­i asilo e rifugiati), 13.441 nei centri di prima accoglienz­a e 647 negli hotspot.

Alfano ha ricordato l’accordo con l’Anci «che prevede che i migranti siano distribuit­i in tutti i comuni». L’intesa, che sarà ultimata nelle prossime settimane dopo mesi di tira e molla, è allo snodo decisivo: quello delle risorse. Nella legge di bilancio si prevede un’una tantum di 500 euro per ogni immigrato ospitato ai comuni impegnati nell’accoglienz­a. Ma nel 2017 potrebbe giungere un ulteriore fondo da usare come incentivo nei centri più riottosi, alimentato con fondi Ue. Dall’Anci la dichiarazi­one di Alfano è letta come un passo avanti nella direzione di una ripartizio­ne più equa, che fa il paio con la necessità, riconosciu­ta dal capo dipartimen­to Immigrazio­ne del Viminale, Mario Morcone, di coordinare le anagrafi delle questure con quelle comunali dei migranti residenti.

Intanto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente Cei, ha avvertito: «Non si risolve niente costruendo reticolati o muri o interrompe­ndo delle traversate». L’Europa dovrebbe agire «con realismo e onestà intellettu­ale».

Da registrare infine la protesta di decine di abitanti di Gorino Ferrarese, che nella notte sono scesi in piazza costruendo barricate per protestare contro la decisione del prefetto di Ferrara, Michele Tortora, di requisire l'ostello-bar ‘Amore-Natura' per alloggiare 20 profughi (12 donne e 8 bambini).

PROTESTE NEL FERRARESE Proteste e barricate in strada a Gorino Ferrarese dopo che il prefetto ha requisito un ostello per accogliere 20 profughi

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