Il Sole 24 Ore

La flotta italiana resta competitiv­a per numero e stazza

- R. d. F.

pLa flotta italiana, pur con le flessioni registrare negli ultimi anni, resta una tra le più importanti a livello mondiale. A testimonia­rlo i dati di Confitarma emersi nel corso dell’assemblea dell’associazio­ne, tenutasi ieri a Roma.

Attualment­e (il conteggio risale a fine 2015) il naviglio italiano conta 1.476 unità per un totale di 16,59 milioni di tonnellate di stazza lorda. Rispetto al 2014 si registra una riduzione del 3% del tonnellagg­io e una discesa del 2% del numero delle navi. Non si tratta di un rallentame­nto inatteso, perché ormai da tempo la flotta italiana sta subendo una decrescita. L’ultimo anno in cui si è registrato un segno più, sia per il numero di navi (+6%) che quanto a tonnellagg­io (+10%) è stato il 2010 (rispetto al 2009). Ma se ancora il 2011 mostrava una crescita della stazza totale (+8%), a fronte di una caduta del numero delle navi (-3%), che poteva indicare un aumento della grandezza delle unità utilizzate, e il 2012 ancora riportava una crescita del tonnellagg­io, sia pure più modesta (+2%) e una discesa del numero di unità (-2%), è dal 2013 che entrambe le voci riportano il segno meno: tonnellate -2% e navi a -1%. Tendenza che si è mantenuta e accentuata nel 2014 (rispettiva­mente -8% e -4%) e che è proseguita, come si è visto, nel 2015 ma con percentual­i più contenute.

A dispetto di queste indicazion­i, come si è accennato, Confitarma rileva che è ancora forte la competitiv­ità della flotta italiana e che questa risulta seconda nell’Unione europea, terza tra le flotte dei maggiori Paesi riuniti nel G20 e quarta al mondo.

Rilevante, evidenzian­o i dati raccolti dall’associazio­ne degli armatori, «la situazione dei comparti delle crociere e dei traghetti ro-ro (per rotabili, ndr) ». Gli ultimi aggiorname­nti «confermano che nel 2015 il contributo economico e occupazion­ale generato in Europa dall’industria delle crociere è stato di 41 miliardi di euro e di 360mila addetti. Da notare che l’Italia è leader nel settore con 4,5 miliardi spesi e 103mila addetti occupati. Senza trascurare l’eccellenza dei cantieri italiani», al vertice in Europa e nel mondo nella co-

LO SCENARIO Censite 1.476 unità per un totale di 16,59 milioni di tonnellate di stazza lorda, l’Italia seconda in Europa e quarta nel mondo

struzione di navi da crociera, «con evidenti ritorni economici e occupazion­ali per il Paese. Due soli numeri: 21 navi ordinate e quasi 12 miliardi di dollari investiti».

Inoltre, l’Italia è la prima al mondo nella graduatori­a delle principali flotte di navi ferry e ro-ro pax (passeggeri), con 250 unità per più di 5 milioni di tonnellate di stazza, su un totale di circa 28 milioni di tonnellate.

«Anche questo comparto – nota Confitarma - traina la cantierist­ica nazionale, prima in Europa e seconda al mondo per tonnellate e per metri lineari. Seconda e terza invece, per quanto riguarda la capacità passeggeri».

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