Ricavi dei 9 mesi a 758 mln (-3,7%) La volatilità pesa sul fatturato Tod’s
pI risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2016, con ricavi in calo del 3,7% a 758 milioni, non cambiano le strategie del gruppo Tod’s. Anzi, le rafforzano, come ha spiegato il presidente e amministratore delegato Diego Della Valle, che resta cautamente ottimista.
«Sono fiducioso sull’ultima parte dell’anno, anche sulla base dei dati di sell out dei negozi. Il meteo non ha aiutato: la stagione invernale, sui mercati occidentali, è partita solo a metà settembre. Ci muoviamo su tutti i fronti: il retail verrà sviluppato in modo selettivo, sosterremo il canale wholesale e contemporaneamente investiremo sempre di più nel digitale, per l’e-commerce ma anche per marketing e comunicazione. Al centro di tutto resta il prodotto – aggiunge Della Valle –. È l’esclusività e qualità del made in Italy che ci permetterà di superare il rallentamento e conquistare nuovi consumatori». L’azienda marchigiana, che ha in portafoglio i marchi Tod’s, Hogan, Fay e Roger Vivier, sta affrontando, come tutto il settore dell’alto di gamma, un rallentamento dei consumi in molti Paesi o aree geografiche fino allo scorso anno trainanti, a cominciare dalla Greater China. Il 2016 registrerà il primo calo degli acquisti da parte di cinesi (in patria e all’estero) da quando si sono affacciati sul mercato dei beni di lusso personale, che a livello mondiale quest’anno perderà l’1%, secondo il Monitor Bain&Company-Altagamma (si veda Il Sole 24 Ore del 21 ottobre). Al calo delle vendite si aggiungono l’incertezza e volatilità del clima economico e finanziario, influenzato in modi difficilmente prevedibili da fattori geopolitici come le elezioni americane, il terrorismo e le guerre in Siria, Iraq e Libia, che stanno cambiando gli equilibri del Medio Oriente.
Tra i marchi, a crescere di più è stato ancora una volta Roger Vivier, quello con il posizionamento più alto (+6,9% a 119,8 milioni), seguito da Fay, che per il secondo trimestre consecutivo ha visto ricavi in aumento del 4,1%, dato che conferma la fase di rilancio in Italia e all’estero del brand specializzato in abbigliamento, la categoria del gruppo con la migliore performance complessiva (+0,9%). Soffrono Tod’s (-7,5%) e Hogan (-2,8%). Quanto ai mercati, la Greater China ha perso l’8,9%, le Americhe il 6%. Il calo dell’Europa si è fermato allo 0,7%, quello dell’Italia al 4%.
Il titolo Tod’s ha chiuso ieri a 50,8 euro (-0,1%).
CAUTO OTTIMISMO Della Valle: «Siamo fiduciosi sull’andamento dell’ultimo trimestre e continuiamo a investire in marketing e stile con attenzione al digitale»